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Nuovo incentivo elettrodomestici 2025: chi può richiederlo e come funziona

Contributo diretto per elettrodomestici ad alta efficienza, accessibile tramite voucher digitale. Gestione tramite piattaforma PagoPA, controlli Invitalia, incentivi fino a 200 euro in base all’ISEE.

Nuovo incentivo elettrodomestici 2025: chi può richiederlo e come funziona Nuovo incentivo elettrodomestici 2025: chi può richiederlo e come funziona
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L’efficienza energetica domestica è al centro delle politiche ambientali e industriali del governo. Con il decreto del 3 settembre 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 dello stesso mese, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha introdotto un nuovo incentivo per l’acquisto di grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica.

Una misura che si distingue dal classico “bonus elettrodomestici” legato alle ristrutturazioni edilizie, e che punta su uno sconto immediato in fattura, reso possibile grazie a un voucher digitale legato al codice fiscale del richiedente.

L’incentivo, regolato dai commi da 107 a 111 dell’articolo 1 della legge di Bilancio 2025 (n. 207/2024), ha l’obiettivo dichiarato di sostenere la transizione ecologica delle famiglie italiane, rinnovare il parco elettrodomestici obsoleti e rafforzare la competitività della filiera produttiva nazionale.

Con una dotazione di 50 milioni di euro, la misura coinvolge produttori, venditori e utenti finali in un processo completamente digitalizzato, gestito tramite una piattaforma integrata tra PagoPA e Invitalia.

Ma chi può accedere al contributo? Quali elettrodomestici sono inclusi? E soprattutto: quali sono le regole da rispettare per ottenere lo sconto immediato?

Scopriamo tutto nel dettaglio.

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A chi spetta il contributo e come funziona il voucher digitale

Il nuovo contributo per l’acquisto di grandi elettrodomestici ad alta efficienza è riservato ai cittadini maggiorenni, con possibilità di accesso una sola volta per nucleo familiare. Il cuore del meccanismo è un voucher digitale nominativo, associato al codice fiscale del richiedente, che consente di ottenere uno sconto diretto al momento dell’acquisto. Il valore del contributo varia in base all’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), secondo due soglie:

  • Fino a 100 euro, per ISEE superiore a 25.000 euro;
  • Fino a 200 euro, per ISEE pari o inferiore a 25.000 euro.

Il voucher copre comunque al massimo il 30% del prezzo di acquisto del nuovo elettrodomestico. Per ottenerlo, il consumatore dovrà consegnare al venditore un elettrodomestico usato della stessa tipologia e di classe energetica inferiore, che sarà avviato a smaltimento secondo le regole del sistema RAEE.

La procedura è interamente digitale: una volta inoltrata la richiesta tramite la piattaforma online dedicata, il sistema interroga le banche dati pubbliche per verificare i requisiti. Se la domanda viene approvata, il voucher viene generato e può essere utilizzato entro il termine previsto. In caso di mancato utilizzo entro la scadenza, è possibile presentare una nuova richiesta.

È importante sottolineare che il contributo non è cumulabile con altri incentivi o agevolazioni fiscali riferiti allo stesso acquisto, inclusi quelli previsti dal bonus mobili ed elettrodomestici legato alle ristrutturazioni edilizie.

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Quali elettrodomestici rientrano nel contributo e con quali requisiti

Il contributo previsto dal decreto del 3 settembre 2025 si applica esclusivamente a una lista di grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica, i cui criteri sono fissati nell’articolo 3 del provvedimento. L’elenco dei prodotti agevolabili viene costantemente aggiornato ed è consultabile online sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, previa registrazione da parte dei produttori.

Per essere ammesso all’incentivo, ogni elettrodomestico deve soddisfare due condizioni fondamentali:

  1. Rispetto di specifiche soglie di efficienza energetica, variabili a seconda della categoria;
  2. Produzione all’interno dell’Unione europea.

Ecco alcune delle soglie minime previste:

  • Lavatrici e forni: almeno classe A;
  • Frigoriferi e congelatori: almeno classe D;
  • Lavastoviglie, cappe da cucina, asciugabiancheria e piani cottura: secondo i parametri fissati dai regolamenti europei di riferimento.

La registrazione dei prodotti avviene tramite la piattaforma digitale dedicata, a cura del produttore o di un soggetto delegato, autenticandosi con SPID o CIE del legale rappresentante. Ogni prodotto deve essere inserito con codici identificativi specifici e descrizione tecnica dettagliata.

Il Ministero, tramite la società incaricata, esegue controlli anche a campione per verificare la conformità. In caso di irregolarità, il prodotto può essere escluso dall’elenco, che viene aggiornato periodicamente.

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Come partecipano i venditori: requisiti, registrazione e obblighi

Per poter accettare i voucher e applicare lo sconto previsto dal contributo, i venditori devono registrarsi preventivamente sulla piattaforma informatica messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Questa possibilità è aperta sia agli esercizi fisici che agli operatori dell’e-commerce, a condizione che rispettino determinati requisiti.

In particolare, il venditore deve:

  • Essere in possesso di un codice ATECO compatibile con la vendita di elettrodomestici agevolabili;
  • Essere iscritto al portale telematico del Centro di Coordinamento RAEE, per garantire il corretto ritiro e smaltimento degli apparecchi obsoleti;
  • Accettare formalmente il regolamento dell’iniziativa e i successivi provvedimenti attuativi.

La registrazione è subordinata al superamento di verifiche automatiche, condotte dalla piattaforma attraverso le banche dati delle Camere di Commercio, il Registro delle Imprese e altre fonti pubbliche nazionali ed europee.

Una volta completati tutti i controlli, il venditore viene inserito in un elenco ufficiale di operatori aderenti, pubblicato e aggiornato regolarmente nella sezione dedicata del sito del Mimit. Solo chi è presente in tale elenco potrà applicare lo sconto e ricevere il rimborso da Invitalia, previa presentazione della documentazione richiesta.

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La macchina operativa: tra PagoPA e Invitalia, tutto passa dalla piattaforma digitale

Il funzionamento della misura è interamente digitalizzato, con l’obiettivo di semplificare le procedure, garantire trasparenza e monitorare l’utilizzo dei fondi pubblici. Come stabilito dall’articolo 5 del decreto, la gestione tecnica è affidata a due soggetti chiave: PagoPA e Invitalia.

La piattaforma centrale, sviluppata e amministrata da PagoPA, è il punto di accesso unico per:

  • i cittadini, che vi presentano le domande e scaricano il voucher;
  • i venditori, che registrano la vendita e richiedono il rimborso;
  • i produttori, che caricano l’elenco dei prodotti ammissibili.

Tutte le verifiche preliminari – dall’identità del richiedente al controllo dell’ISEE – vengono effettuate interrogando banche dati pubbliche in tempo reale, senza necessità di allegare documenti manualmente.

Il compito di gestire i rimborsi, le verifiche documentali e il monitoraggio finanziario spetta invece a Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo. A questa vengono trasmessi i dati relativi a ogni voucher utilizzato, insieme alla documentazione che certifica:

  • l’acquisto dell’elettrodomestico ammesso;
  • l’applicazione dello sconto in fattura;
  • il corretto smaltimento del prodotto obsoleto consegnato.

Questo sistema integrato consente al MIMIT di avere un controllo completo e continuo sull’andamento dell’iniziativa, anche in termini di esaurimento delle risorse disponibili.

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Controlli e supervisione: verifiche automatizzate e interventi diretti

Affinché la misura mantenga elevati standard di trasparenza ed efficacia, il decreto prevede un sistema di controlli articolato su più livelli, come descritto all’articolo 6. Le verifiche sono sia automatizzate, tramite la piattaforma PagoPA, sia manuali, affidate a Invitalia, con l’obiettivo di monitorare ogni fase della procedura.

Nello specifico, i controlli riguardano:

  • La correttezza dell’identità e dei dati ISEE dichiarati dal beneficiario;
  • La conformità del prodotto acquistato ai requisiti stabiliti;
  • Il regolare smaltimento dell’elettrodomestico usato, consegnato in fase di ritiro;
  • La documentazione fiscale e commerciale relativa alla transazione (fatture, sconti applicati, codici dei prodotti, ecc.).

Invitalia può effettuare verifiche a campione o approfondite, anche a posteriori, per accertare il rispetto delle regole da parte di tutti i soggetti coinvolti: cittadini, venditori e produttori. In caso di irregolarità, è prevista l’esclusione dal programma e, se necessario, il recupero delle somme erogate.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy riceve periodicamente report dettagliati sullo stato dell’iniziativa, sia da PagoPA che da Invitalia, esercitando un ruolo di supervisione generale sull’attuazione della misura e sulla gestione del budget disponibile, pari a 50 milioni di euro.

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Decadenza dal beneficio e recupero delle somme: cosa succede in caso di irregolarità

L’accesso al contributo è vincolato al rispetto rigoroso delle condizioni previste dal decreto. L’articolo 7 stabilisce che, qualora emergano violazioni sostanziali o comportamenti contrari agli obiettivi della misura, è prevista la decadenza immediata dal diritto al voucher e il conseguente recupero delle somme già erogate.

Le irregolarità che possono portare all’esclusione includono:

  • Dichiarazioni false o inesatte da parte del beneficiario (ad esempio sull’ISEE o sull’identità);
  • Smaltimento non conforme del vecchio elettrodomestico;
  • Utilizzo improprio del voucher, ad esempio per prodotti non inclusi nella lista o acquistati da venditori non autorizzati;
  • Mancata trasparenza da parte dei venditori, come l’applicazione errata dello sconto o l’invio di documentazione non coerente;
  • Inserimento di prodotti non idonei da parte dei produttori.

Il decreto prevede anche la possibilità di sanzioni ulteriori nei confronti dei soggetti responsabili, soprattutto nel caso in cui venga accertata una condotta dolosa o fraudolenta. Le modalità di recupero dei fondi sono regolate da successivi decreti direttoriali emanati dal MIMIT, in coordinamento con Invitalia.

Questa attenzione al controllo si inserisce in una più ampia strategia di tutela della spesa pubblica, volta a garantire che il contributo raggiunga solo chi ne ha effettivamente diritto, incentivando comportamenti virtuosi e coerenti con i principi di sostenibilità.



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TAGS: bonus elettrodomestici 2025, contributo elettrodomestici, decreto 3 settembre 2025, efficienza energetica, incentivo MIMIT, Invitalia, PagoPA, sconto in fattura, smaltimento RAEE, voucher elettrodomestici

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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