Le agevolazioni “prima casa” non decadono se, entro 12 mesi dalla vendita, si costruisce un nuovo immobile abitativo con requisiti minimi strutturali e destinazione a dimora principale.

Acquistare una casa con le agevolazioni “prima casa” rappresenta un’opportunità concreta per ridurre sensibilmente le imposte legate alla compravendita immobiliare. Ma cosa accade se, dopo aver usufruito dell’agevolazione, si decide di rivendere l’immobile per costruirne uno nuovo? Si rischia la decadenza dal beneficio fiscale?
A rispondere è l’Agenzia delle Entrate, tramite il portale FiscoOggi, con un chiarimento importante per chi intende costruire una nuova abitazione dopo aver ceduto l’immobile acquistato con l’agevolazione.
Nel quesito posto da un contribuente si legge:
“Ho acquistato un immobile beneficiando delle agevolazioni ‘prima casa’ che ho successivamente rivenduto. Posso mantenere il beneficio oppure incorro nella decadenza in caso di costruzione di un nuovo fabbricato da adibire ad abitazione principale?”
Una domanda concreta e molto diffusa che riguarda sia i privati cittadini che gli operatori del settore immobiliare. In questo articolo analizziamo nel dettaglio la risposta dell’Agenzia delle Entrate, approfondendo cosa è necessario fare per non perdere i benefici fiscali già ottenuti.
Quali sono i requisiti per non decadere dall’agevolazione? Cosa si intende esattamente per costruzione di un nuovo fabbricato? E fino a che punto deve essere ultimato per mantenere il diritto al beneficio?
Scopriamolo insieme.
Sommario
La normativa fiscale prevede che le agevolazioni “prima casa” non decadano automaticamente nel momento in cui l’immobile acquistato con tali benefici viene venduto. Tuttavia, affinché ciò accada, è necessario rispettare alcune condizioni ben precise entro un termine massimo di dodici mesi dalla data della vendita.
In particolare, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella risposta n. 29/2025 pubblicata su FiscoOggi, non si incorre nella decadenza se, entro un anno, il contribuente:
Questo punto è cruciale: il beneficio non si perde se l’intenzione del contribuente è quella di ricollocare la propria residenza abituale in un altro immobile, a patto che vengano rispettati i tempi e i requisiti previsti dalla normativa.
Leggi anche: Riacquisto agevolato prima casa: due anni o uno solo?
Advertisement - PubblicitàUna delle situazioni più frequenti in cui si teme la perdita delle agevolazioni “prima casa” è quella in cui, dopo la vendita dell’immobile agevolato, il contribuente scelga di costruire un nuovo immobile su un terreno di proprietà. L’Agenzia delle Entrate, nella risposta ufficiale n. 29/2025, chiarisce che anche la costruzione può essere considerata un valido reinvestimento, ma a precise condizioni.
La normativa prevede infatti che non è necessario ultimare completamente l’immobile entro l’anno dalla vendita. È sufficiente che la costruzione, entro lo stesso termine di 12 mesi, abbia raggiunto un livello tale da assumere rilevanza urbanistica.
In pratica, per evitare la decadenza dall’agevolazione, devono sussistere le seguenti condizioni minime:
Tali elementi sono ritenuti sufficienti per considerare la costruzione “avanzata” e per mantenere il diritto alle agevolazioni, anche se l’abitazione non è ancora pronta per essere abitata.
Questo orientamento dell’Agenzia permette di tutelare i contribuenti che, per ragioni personali o familiari, scelgono di realizzare un’abitazione su misura, senza penalizzarli fiscalmente per i tempi tecnici necessari alla costruzione.
Advertisement - PubblicitàCome evidenziato dall’Agenzia delle Entrate, il termine di dodici mesi dalla data della vendita rappresenta un limite tassativo per poter usufruire del mantenimento delle agevolazioni “prima casa”. Trascorso questo periodo senza aver rispettato almeno una delle condizioni previste, il contribuente decade automaticamente dal beneficio, con l’obbligo di restituire le imposte risparmiate, maggiorate da sanzioni e interessi.
Ecco perché è fondamentale pianificare con precisione ogni fase del processo, soprattutto se si sceglie di costruire un nuovo immobile. Tra gli aspetti da considerare:
In conclusione, il rispetto dei tempi e la presenza di una progettazione chiara e documentata sono elementi centrali per non vedere sfumare un’agevolazione fiscale che, se persa, può comportare un esborso economico non indifferente.
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