Le agevolazioni prima casa valgono anche per le donazioni, purché si venda l’immobile già agevolato entro un anno. Necessario l’impegno formale nell’atto, pena perdita dei benefici.
Le agevolazioni fiscali legate all’acquisto della prima casa sono tra le più richieste dai contribuenti italiani. Ma cosa succede se l’immobile viene ricevuto in donazione anziché acquistato? È possibile accedere ugualmente ai benefici fiscali riservati alla “prima casa”?
L’Agenzia delle Entrate ha recentemente chiarito questo punto rispondendo a un lettore su FiscoOggi, la rivista telematica dell’amministrazione fiscale. La risposta apre la strada a importanti riflessioni, soprattutto per chi intende trasferire un immobile ai figli senza farli rinunciare agli incentivi fiscali.
Ma in quali casi si può realmente beneficiare dell’agevolazione anche per una casa ricevuta gratis? E cosa bisogna evitare per non perdere il diritto al bonus?
Sommario
Ecco la richiesta inviata da un lettore alla redazione di FiscoOggi:
“Posso usufruire nuovamente delle agevolazioni ‘prima casa’ se ricevo in donazione un immobile dai miei genitori? Oppure il beneficio vale solo in caso di acquisto?”
Una domanda molto frequente, soprattutto nei passaggi generazionali del patrimonio immobiliare. La risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate offre un chiarimento preciso e fondato sulle ultime novità normative.
Advertisement - PubblicitàL’Agenzia ha spiegato che, a partire dal 1° gennaio 2016, le agevolazioni “prima casa” si applicano anche a chi ha già beneficiato in passato dello stesso incentivo, a patto che l’immobile precedentemente acquistato con agevolazione venga venduto entro un anno dal nuovo trasferimento. Questa possibilità è prevista dalla legge n. 208/2015 (legge di Stabilità 2016), art. 1, comma 55.
Il punto cruciale riguarda però la tipologia del trasferimento: l’Agenzia chiarisce che il beneficio non si limita ai soli acquisti, ma si estende anche alle donazioni e alle successioni, ossia ai trasferimenti gratuiti. Questo è stato ribadito nella circolare n. 12/E del 2016.
Naturalmente, per godere dell’agevolazione in caso di donazione, è necessario che nell’atto sia presente l’impegno formale a vendere l’immobile già posseduto entro un anno. In mancanza di questo vincolo, i benefici fiscali decadono, con l’obbligo di restituire le imposte non versate, maggiorate di interessi e sanzioni.
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Advertisement - PubblicitàChi riceve in donazione un’abitazione e chiede le agevolazioni “prima casa”, ma non vende l’immobile precedente nei termini di legge, perde automaticamente il diritto al bonus. In questi casi l’Agenzia può procedere al recupero delle imposte non pagate, applicando anche sanzioni amministrative e interessi di mora.
Si tratta, quindi, di un impegno da prendere con serietà e consapevolezza, anche nel caso di donazioni all’interno della famiglia. La presenza del vincolo di vendita nell’atto di donazione è una condizione essenziale per ottenere e mantenere l’agevolazione.
Advertisement - PubblicitàPer usufruire correttamente delle agevolazioni “prima casa” in caso di donazione, è necessario:
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