Contributi regionali fino a 60.000 euro per ristrutturazioni in Friuli Venezia Giulia, con priorità a giovani, famiglie numerose, zone montane e affitti agevolati. Domanda solo online, controlli rigorosi.
Con l’obiettivo di favorire la rigenerazione urbana, la sostenibilità ambientale e il miglioramento della qualità abitativa, la Regione Friuli Venezia Giulia ha pubblicato il nuovo Bando Ristrutturazioni 2025, che prevede contributi fino a 60.000 euro per interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. Il bando è rivolto esclusivamente a persone fisiche residenti nella Regione e si applica a immobili situati all’interno del territorio regionale.
Una misura che si inserisce perfettamente nel contesto normativo europeo, in linea con la Direttiva UE 2024/1275 e con gli obiettivi del Piano Energetico Regionale. Ma chi può davvero accedere al bando? Quali sono gli interventi ammessi? E soprattutto: come ottenere il contributo senza commettere errori?
Scopriamolo insieme nei prossimi paragrafi.
Sommario
Il Bando Ristrutturazioni 2025 è riservato esclusivamente alle persone fisiche residenti in Friuli Venezia Giulia, che siano in possesso di specifici diritti sugli immobili oggetto degli interventi. Più precisamente, può presentare domanda chi è:
Sono ammissibili al contributo solo le unità immobiliari con categoria catastale da A1 ad A7 o A11. Non sono invece ammesse le categorie A8 (ville) e A9 (castelli e palazzi di pregio artistico o storico).
Attenzione: il bando esclude esplicitamente i professionisti e gli imprenditori individuali per quanto riguarda immobili utilizzati nell’attività imprenditoriale. Non sono inoltre finanziabili interventi su immobili destinati ad attività economiche ai sensi dell’art. 2082 del Codice Civile.
In caso di condomini minimi (composti da 2 a 8 unità immobiliari e almeno due proprietari distinti), ogni condomino può presentare la domanda per la propria quota di spesa.
Infine, sono previsti meccanismi di subentro per eredi e soggetti che acquisiscono i diritti sull’immobile dopo la presentazione della domanda, a condizione che mantengano i requisiti e i punteggi previsti.
Advertisement - PubblicitàIl bando prevede contributi per tre tipologie di interventi edilizi, come definiti dal Codice regionale dell’edilizia (L.R. 19/2009):
Gli immobili devono essere non ancora oggetto di lavori al momento della domanda e devono ricadere nelle categorie catastali da A1 ad A7 o A11. L’ammissibilità è condizionata alla residenzialità o alla messa a disposizione per locazione non turistica (canone concordato o transitorio).
Il contributo copre il 50% delle spese ammissibili con i seguenti massimali:
Il contributo è concesso per massimo 3 unità immobiliari, purché parte dello stesso progetto edilizio.
Infine, il bando premia ulteriormente chi migliora l’efficienza energetica di immobili in classe F o G, chi interviene su edifici pericolanti o in zone montane, e chi realizza unità pronte a partire (cantierabili).
Advertisement - PubblicitàLa domanda per accedere al contributo deve essere presentata esclusivamente online, attraverso la piattaforma “Istanze OnLine (IOL)” della Regione Friuli Venezia Giulia, utilizzando una delle seguenti credenziali:
Ogni persona fisica può presentare una sola domanda per un solo progetto edilizio. In caso di errori o modifiche sostanziali (che comportino ad esempio una variazione del punteggio), è necessario rinunciare ufficialmente alla prima istanza e ripresentarne una nuova.
Importante: la domanda è valida solo se il richiedente riceve la notifica di conferma all’indirizzo email indicato in fase di compilazione. Domande incomplete, non inviate correttamente o trasmesse con modalità diverse da quella online sono considerate inammissibili.
Advertisement - PubblicitàIl contributo non viene assegnato automaticamente, ma sulla base di una graduatoria a punteggio, stilata entro 90 giorni dalla scadenza del bando. L’ordine di priorità si basa sui criteri premiali indicati nella domanda. A parità di punteggio, prevale l’ordine cronologico di presentazione.
Ogni criterio riconosce un punteggio specifico. I più “pesanti” sono quelli legati all’affitto agevolato e alla povertà energetica:
Criterio | Punti |
Affitto a canone concordato o transitorio (almeno 5 anni) | 50 punti |
ISEE del nucleo familiare ≤ 25.000 € | 10 punti |
Classe energetica iniziale F o G con miglioramento documentato | 10 punti |
Immobile situato in comune con calo demografico ≥ 10% (2014-2024) | 10 punti |
Edificio pericolante sulla viabilità pubblica | 5 punti |
Pronta cantierabilità (titolo edilizio già richiesto o rilasciato) | 5 punti |
Immobile in Comune interamente montano | 5 punti |
CriterioPuntiAffitto a canone concordato o transitorio (almeno 5 anni)50 puntiISEE del nucleo familiare ≤ 25.000 €10 puntiClasse energetica iniziale F o G con miglioramento documentato10 puntiImmobile situato in comune con calo demografico ≥ 10% (2014-2024)10 puntiEdificio pericolante sulla viabilità pubblica5 puntiPronta cantierabilità (titolo edilizio già richiesto o rilasciato)5 puntiImmobile in Comune interamente montano5 punti
Ricorda: i criteri devono essere dimostrabili con documentazione già al momento della domanda. La mancanza di prove valide può portare alla revoca totale del contributo, anche dopo l’inserimento in graduatoria.
Advertisement - PubblicitàIl contributo regionale copre il 50% delle spese sostenute, ma solo per interventi non ancora iniziati alla data di presentazione della domanda. L’inizio lavori deve essere successivo e debitamente comunicato al Comune.
Sono considerate ammissibili tutte le spese direttamente collegate agli interventi edilizi, tra cui:
Sono ammesse solo le spese documentate da fatture intestate al richiedente o a soggetti strettamente legati (coniugi, parenti, conviventi) e effettivamente pagate dopo la domanda, tramite bonifico tracciabile.
Non sono rimborsabili:
Il contributo può essere:
L’importo finale può essere ridotto, ma mai aumentato, in base ai lavori effettivamente realizzati e documentati.
Advertisement - PubblicitàOttenere il contributo è solo il primo passo: il beneficiario ha l’obbligo di rispettare precise condizioni nei cinque anni successivi alla fine dei lavori, pena la revoca totale dell’agevolazione.
Almeno una delle unità immobiliari oggetto dell’intervento deve essere:
Ogni anno, entro il 31 gennaio, chi ha scelto la locazione deve comunicare alla Regione la conferma della messa a disposizione. In caso contrario, scatta automaticamente la revoca.
La Regione può effettuare controlli documentali e sopralluoghi, anche sul 100% delle domande presentate. Il beneficiario è tenuto a conservare tutta la documentazione per almeno 5 anni.
I controlli verificano:
La revoca può avvenire in diversi casi, tra cui:
In caso di revoca, è previsto l’obbligo di restituzione dell’intero importo percepito, con interessi.
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