La chiusura di un balcone con vetrate può costituire abuso edilizio se altera i volumi. Anche strutture leggere richiedono permessi, salvo i casi previsti dal Decreto Salva Casa.
Una sopraelevazione contestata viene giudicata legittima dal TAR Sicilia, che chiarisce i limiti del diritto alla luce, alle distanze tra edifici e alla vista panoramica.
Il TAR Lombardia ribadisce che la monetizzazione dei parcheggi è una facoltà discrezionale del Comune, subordinata all’interesse pubblico. Un caso esemplare tra regole urbanistiche e diritti associativi.
La sentenza del TAR Lazio chiarisce che verande, pergotende e pensiline possono comportare demolizioni se realizzate senza permesso, ribadendo l’importanza del rispetto delle normative edilizie e urbanistiche.
Il Consiglio di Stato conferma la demolizione di un abuso edilizio non sanabile, escludendo l'applicazione del Decreto Salva Casa e ribadendo il valore del giudicato e delle norme urbanistiche.
Una sentenza chiarisce i limiti della CILA: non basta per interventi che alterano volumetria o struttura. Anche opere datate possono essere demolite se prive del titolo edilizio corretto.
Modificare finestre o prospetti senza permesso può configurare un abuso edilizio, specie in aree vincolate. Il TAR conferma l’obbligo del titolo anche per interventi apparentemente minori.
Il TAR Lazio ha confermato la demolizione di opere edilizie abusive a Roma, chiarendo quando è necessario il permesso di costruire e respingendo ogni tentativo di frammentazione dell’abuso edilizio.
Un garage trasformato in casa senza permessi scatena un contenzioso: il TAR conferma la demolizione per abuso edilizio. Il cambio d’uso urbanisticamente rilevante impone titolo abilitativo specifico.
Il Consiglio di Stato nega la sanatoria edilizia: confermata la demolizione di opere abusive realizzate in totale difformità rispetto al progetto di un impianto sportivo mai realizzato.