La Cassazione conferma che l’invio tardivo della comunicazione all’ENEA non fa perdere l’Ecobonus, in assenza di una norma espressa che preveda la decadenza del beneficio.
L'ecobonus 2025 introduce aliquote decrescenti per l'efficientamento energetico, con percentuali più basse dal 2026 e restrizioni per redditi alti, adeguandosi agli obiettivi UE sulla sostenibilità ambientale.
La Manovra 2025 riformula i bonus edilizi, prorogandoli e modificandoli per favorire la sostenibilità, limitando alcuni incentivi e introducendo novità come il bonus elettrodomestici.
L’Ecobonus 2025 introduce aliquote semplificate ma meno generose, con una transizione verso incentivi basati sulle performance energetiche degli edifici per raggiungere gli obiettivi UE di sostenibilità.
Il bonus mobili è stato prorogato fino al 2025, mantenendo la detrazione del 50% su un massimo di 5.000 euro. Dal 2025, nuove regole basate sul quoziente familiare influenzeranno il massimale delle detrazioni fiscali.
La Corte di Cassazione ha stabilito che la tardiva comunicazione all'ENEA non comporta la perdita dell'Ecobonus, poiché la decadenza non è espressamente prevista dalla normativa.
Verificare il tipo di detrazione richiesto per la sostituzione della caldaia è essenziale per usufruire del Bonus Mobili 2024. Solo gli interventi di manutenzione straordinaria danno accesso a questo beneficio.
Le sentenze recenti evidenziano come l'omesso invio della comunicazione ENEA non comporti necessariamente la decadenza del diritto alla detrazione ecobonus, creando contrasto tra diverse interpretazioni giurisprudenziali.
La presenza di eternit, o amianto, negli edifici, sia residenziali che produttivi, rappresenta un rischio serio per la salute. Quali sono i bonus disponibili per privati e imprese che desiderano liberarsi dell'amianto senza sostenere costi proibitivi?
La sentenza della Corte di Cassazione n. 7657 stabilisce che l'omessa o tardiva comunicazione ad ENEA degli interventi di riqualificazione energetica non preclude le detrazioni fiscali.