
Il Comune non può ordinare la demolizione se la SCIA in sanatoria è ancora pendente. Il TAR chiarisce i limiti dei poteri repressivi.

Il Consiglio di Stato ha confermato la legittimità del cumulo tra sottotetto abitabile e piano casa, chiarendo i limiti dell’autotutela e rafforzando il principio del contenimento del suolo.

Una recente sentenza del Consiglio di Stato cambia le regole: anche gli immobili già demoliti prima del 2013 possono essere recuperati come ristrutturazione edilizia, se ne è dimostrabile la consistenza originaria.

Una cooperativa edilizia ha perso il diritto al risarcimento per espropriazione a causa dell’assenza di prove attuali sulla proprietà dei terreni, nonostante anni di contenziosi giudiziari.

Una sentenza conferma l’acquisizione al patrimonio comunale di un immobile abusivo. Il TAR chiarisce che la sanatoria non è possibile se il bene è già stato acquisito legalmente.

Il TAR Campania ha annullato un’ordinanza di demolizione comunale ritenendola illegittima, poiché riguardava opere di edilizia libera e altre coperte da condono edilizio ancora pendente.

Il TAR Campania ha respinto il condono per trasformazioni edilizie successive alla domanda, ribadendo l’obbligo di conservare lo stato originario e l’insanabilità di abusi stratificati nel tempo.

Una ristrutturazione edilizia si è trasformata in abuso originario. Il TAR ha legittimato sanzioni elevate, ribadendo che la buona fede non tutela contro gravi irregolarità urbanistiche.

Il TAR Lombardia riconosce la prevalenza della normativa nazionale sulla pianificazione locale, consentendo impianti fotovoltaici su suolo agricolo entro 500 metri da stabilimenti industriali.

Una sentenza del TAR Sicilia conferma che la lottizzazione abusiva è un illecito oggettivo e permanente, sanzionabile anche dopo anni, a prescindere dalla buona fede dell’acquirente.