Il TAR Campania ha annullato un’ordinanza di demolizione comunale ritenendola illegittima, poiché riguardava opere di edilizia libera e altre coperte da condono edilizio ancora pendente.
Il TAR Campania ha respinto il condono per trasformazioni edilizie successive alla domanda, ribadendo l’obbligo di conservare lo stato originario e l’insanabilità di abusi stratificati nel tempo.
Una ristrutturazione edilizia si è trasformata in abuso originario. Il TAR ha legittimato sanzioni elevate, ribadendo che la buona fede non tutela contro gravi irregolarità urbanistiche.
Il TAR Lombardia riconosce la prevalenza della normativa nazionale sulla pianificazione locale, consentendo impianti fotovoltaici su suolo agricolo entro 500 metri da stabilimenti industriali.
Una sentenza del TAR Sicilia conferma che la lottizzazione abusiva è un illecito oggettivo e permanente, sanzionabile anche dopo anni, a prescindere dalla buona fede dell’acquirente.
La sentenza del Consiglio di Stato impone la demolizione di opere abusive in area vincolata, riaffermando la priorità della tutela ambientale anche in presenza di lievi difformità edilizie.
Una sentenza del TAR Campania chiarisce che una recinzione leggera su proprietà privata non necessita di permesso di costruire. Fondamentale il rispetto delle procedure amministrative da parte dei Comuni.
La sentenza chiarisce che un’opera edilizia non è abusiva se realizzata prima delle nuove norme. Il proprietario attuale è responsabile degli abusi, ma può difendersi dimostrandone l’anteriorità.
Il TAR Campania ha confermato la demolizione di opere difformi rispetto a una sanatoria edilizia, chiarendo i limiti dell’accertamento di conformità e la legittimità del silenzio amministrativo.
Il Consiglio di Stato esclude la formazione del silenzio-assenso per interventi edilizi in aree vincolate, riaffermando la prevalenza dei vincoli paesaggistici e urbanistici sulle semplificazioni procedurali.