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Sicilia zona rossa per siccità: 30 milioni di euro per agli agricoltori

Gravissima siccità in Sicilia nel 2024: danni per oltre 2,7 miliardi all’agricoltura. Interventi regionali e nazionali sostengono gli agricoltori con oltre 170 milioni di euro tra contributi e fondi UE.

Sicilia zona rossa per siccità: 30 milioni di euro per agli agricoltori Sicilia zona rossa per siccità: 30 milioni di euro per agli agricoltori
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Nel corso del 2024, la Sicilia ha affrontato una delle peggiori crisi idriche della sua storia recente. La prolungata assenza di piogge e le temperature sopra la media hanno trasformato l’intera regione in una “zona rossa” per carenza di risorse idriche, al pari di Paesi tradizionalmente soggetti a condizioni climatiche estreme come il Marocco e l’Algeria.

Lo Stato italiano ha riconosciuto formalmente la gravità della situazione, dichiarando lo stato di emergenza di rilievo nazionale per siccità severa, prorogato fino al maggio 2025. La crisi ha avuto un impatto devastante sull’intero comparto agricolo siciliano, colpendo in modo particolarmente drammatico le colture cerealicole e foraggiere.

Secondo le stime, i danni superano i 2,7 miliardi di euro, pari a circa un quarto del valore complessivo della produzione agricola regionale. I numeri parlano chiaro: perdite del 60% per i legumi, del 70% per i cereali e dell’80% per le colture foraggere, con picchi del 100% in alcune zone dell’entroterra. Un quadro allarmante che ha messo in difficoltà decine di migliaia di agricoltori e rischia di compromettere la tenuta economica di interi territori rurali.

Ma quali sono state le risposte delle istituzioni per fronteggiare questa crisi? La Regione Siciliana ha messo in campo una serie di misure straordinarie per sostenere i produttori colpiti. Scopriamo nel dettaglio gli interventi previsti e come accedere ai benefici.

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30 milioni per salvare il grano: il sostegno della regione agli agricoltori

Per fronteggiare l’emergenza, la Regione Siciliana ha attivato un intervento economico straordinario da 30 milioni di euro, destinato a 21.833 agricoltori che coltivano cereali e leguminose da granella. Si tratta di una misura concreta per alleviare le perdite subite da uno dei settori più colpiti dalla siccità del 2024. Il contributo è frutto di un bando emergenziale creato ad hoc, finanziato in parti uguali da fondi statali e fondi regionali, con l’obiettivo di garantire una rapida erogazione delle somme.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, ha sottolineato come il governo guidato da Renato Schifani abbia deciso di aumentare le risorse rispetto alle previsioni iniziali, proprio per offrire un aiuto più solido e tempestivo a chi ha subito danni ingenti. La graduatoria ufficiale dei beneficiari è già stata pubblicata e può essere consultata sul sito istituzionale della Regione Siciliana, in un’ottica di piena trasparenza amministrativa.

Questo intervento rappresenta un primo passo verso la ricostruzione della filiera cerealicola siciliana, una delle più importanti d’Italia in termini di estensione e tradizione produttiva.

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Non solo grano: altri 35 milioni per agrumi, mandorlo, pistacchio e olivo

Accanto al sostegno diretto al comparto cerealicolo, la Regione Siciliana ha previsto ulteriori 35 milioni di euro per aiutare altri settori agricoli gravemente danneggiati dalla siccità. Le risorse sono state stanziate attraverso la Misura 23 del PSR Sicilia (Programma di Sviluppo Rurale), interamente finanziata dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). Un’azione mirata che testimonia la volontà di salvaguardare la biodiversità agricola del territorio e garantire continuità produttiva anche nei comparti più fragili.

La ripartizione dei fondi è così articolata: 18 milioni agli agrumi, 11 milioni all’olivo e 6 milioni complessivi per mandorlo e pistacchio. Si tratta di coltivazioni simbolo della Sicilia, fortemente identitarie ma estremamente vulnerabili in condizioni di stress idrico prolungato. Anche in questo caso, gli aiuti sono destinati a compensare le perdite subite e a favorire la resilienza delle imprese agricole locali, molte delle quali a conduzione familiare e legate a filiere di qualità certificata.

Questi interventi aggiuntivi dimostrano una visione più ampia da parte della Regione, che non si limita al grano ma si impegna a sostenere l’intero ecosistema agricolo, riconoscendo il valore economico, ambientale e culturale delle colture tradizionali siciliane.

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Il sostegno nazionale: 108 milioni dal masaf per le aziende agricole del sud

Alla risposta regionale si è affiancato l’intervento del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) e dell’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura. A livello nazionale sono stati messi a disposizione oltre 108 milioni di euro per le aziende agricole del Sud Italia, colpite dagli effetti devastanti della siccità del 2024. Di questa somma, la Sicilia ha ricevuto il 54,5%, ovvero oltre la metà del totale, a conferma della gravità eccezionale che ha colpito l’Isola.

La distribuzione dei fondi non è stata casuale: è avvenuta sulla base di dati satellitari e agrometeorologici, strumenti di precisione che hanno permesso di identificare con accuratezza le aree più danneggiate. In tutto, sono stati individuati circa 774.000 ettari eleggibili nel Sud Italia, con la Sicilia che ha registrato il maggior numero di superfici agricole colpite e quindi prioritarie per il sostegno.

Questo meccanismo ha garantito trasparenza e rapidità nell’erogazione degli aiuti, fornendo un’ulteriore iniezione di liquidità alle imprese agricole, spesso in condizioni di estrema difficoltà operativa.

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Agricoltori allo stremo, ma la macchina degli aiuti è partita

La siccità del 2024 ha rappresentato un evento straordinario per intensità e durata, tanto da essere riconosciuto ufficialmente come calamità naturale dal governo nazionale. Migliaia di aziende agricole siciliane, soprattutto quelle specializzate nella produzione di cereali, legumi e foraggere, si sono trovate in una situazione di grave difficoltà economica, con raccolti compromessi e costi di produzione lievitati.

Gli interventi attivati – tra contributi regionali e fondi nazionali – rappresentano una boccata d’ossigeno per il comparto agricolo, seppur non risolutiva rispetto alla complessità del problema. La sfida, ora, è trasformare l’emergenza in opportunità, investendo in infrastrutture irrigue, tecnologie di risparmio idrico e modelli agricoli più resilienti ai cambiamenti climatici.

Per tutti gli interessati, si invita a consultare il sito ufficiale della Regione Siciliana, dove è possibile accedere alla documentazione completa, ai decreti e alle graduatorie dei beneficiari. Un passaggio fondamentale per garantire trasparenza, equità e accesso alle informazioni, soprattutto in un momento tanto delicato per l’economia agricola isolana.



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TAGS: agricoltura siciliana, aiuti agricoltori Sicilia, calamità naturale siccità, crisi idrica Sicilia, danni siccità agricoltura, emergenza cereali Sicilia, fondi PSR Sicilia, MASAF Agea Sicilia, Regione Siciliana bandi, siccità Sicilia 2024

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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