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Prescrizione abuso edilizio: come funziona?

L’abuso edilizio è un reato conseguibile sia dal punto di vista amministrativo che da quello penale. Mentre nel primo caso l’illecito non finisce mai in prescrizione, nel secondo caso invece la prescrizione può avvenire dopo 4 o 5 anni.

Prescrizione abuso edilizio: come funziona? Prescrizione abuso edilizio: come funziona?
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L’abuso edilizio è un reato conseguibile sia dal punto di vista amministrativo che da quello penale. Mentre nel primo caso l’illecito non finisce mai in prescrizione, nel secondo caso invece la prescrizione può avvenire dopo 4 o 5 anni.

Risulta quindi molto importante sapere da quale momento preciso si avvia il tempo necessario alla prescrizione, e anche quando è legittimo che si ordini la demolizione dell’abuso.

Approfondiamo di seguito.

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Prescrizione abuso edilizio: ambito amministrativo e penale

L’abuso edilizio, come sappiamo, si verifica nel momento in cui un’opera viene realizzata senza il Permesso di Costruire. O, nel caso in cui si tratta di un intervento minore per cui per legge è necessaria solo la comunicazione di avvio ai lavori, è abuso quando non viene presentata alcuna comunicazione.

Il reato di abuso edilizio si categorizza come contravvenzione, e quindi come illecito di minore gravità. Dal punto di vista amministrativo, tale reato è punibile, oltre che con la multa, con l’ordine di demolizione del manufatto abusivo. Che però non si considera come una “punizione” nei confronti del cittadino per aver commesso il reato, ma solo come una necessità territoriale di ripristinare lo stato dei luoghi. Sotto quest’ambito, il reato non va mai in prescrizione.

Come reato penale invece, la prescrizione per l’abuso edilizio può avvenire in 4 anni. Che diventano 5 anni se ci sono stati degli atti interruttivi nel corso del periodo di prescrizione. Ma quand’è che si avvia il periodo di prescrizione?

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Come funziona la prescrizione?

L’inizio del periodo di prescrizione per il reato penale di abuso edilizio non funziona allo stesso modo per tutti. Infatti ci sono diversi casi e molti fattori da considerare.

Generalmente, i 4 (o 5) anni, iniziano nel momento in cui la costruzione dell’opera abusiva si conclude interamente. Ovvero, dopo le ultime finiture e la messa in posa dell’intonaco.

Ma non sempre funziona così, vediamo di seguito tutte le opzioni possibili. Nel caso in cui:

  • L’opera abusiva sia stata sottoposta a sequestro o ad accertamento formale prima del termine dei lavori, il periodo di prescrizione inizierà dal momento in cui le autorità applicano i sigilli;
  • Le autorità abbiano condotto dei controlli, ma non abbiano sottoposto l’opera a sequestro, la prescrizione decorrerà dal momento della sentenza di condanna di primo grado;
  • L’opera abusiva non sia stata sottoposta ad alcun controllo fino al termine dei lavori, il periodo di prescrizione inizierà nel momento in cui il manufatto è stato concluso.

Nel momento in cui il periodo di 4 o 5 anni è trascorso e dunque l’abuso, come reato penale, è andato ormai in prescrizione, nessun giudice potrà più disporre l’ordine di demolizione del manufatto abusivo. A stabilirlo è la Corte di Cassazione con la sentenza n. 31322 del 17 luglio 2019.

In conclusione, anche se dal punto di vista amministrativo l’abuso edilizio è un reato che non va mai in prescrizione, allo stesso tempo è legato inevitabilmente all’ambito penale. Per cui, se l’illecito si dichiara prescritto penalmente, va a decadere anche la sanzione amministrativa. E nessun giudice o Comune potrà a quel punto ordinare la demolizione dell’opera abusiva.



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TAGS: abuso edilizio, contravvezione, illecito, permesso costruire, prescrizione, prescrizione abuso edilizio

Autore: Redazione Online

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