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Il clima in Italia: 254 fenomeni estremi, +27% su 2021

Il clima in Italia: 254 fenomeni estremi, +27% su 2021Il clima in Italia: 254 fenomeni estremi, +27% su 2021
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A pochi mesi dalla sua conclusione, il 2022 ha già superato ampiamente l’anno precedente per incidenza e cadenza di eventi meteorologici estremi. Dal punto di vista percentuale, l’anno in corso è caratterizzato da un aumento del 27% rispetto al 2021.

Dati e statistiche dell’incremento dei fenomeni estremi nel 2022

Secondo le stime riportate da Legambiente in rapporto agli ultimi 13 anni, sono quasi 300 le vittime causate dall’eccessiva cadenza e intensità dei fenomeni atmosferici più estremi, sommando quelli avvenuti nel corso di quest’anno. In particolare, con gli ultimi 10 mesi sono quasi 800 i comuni che hanno riportato danni ingenti di tipo economico e logistico.

Complessivamente, si parla di un aumento del 27% rispetto al 2021; un dato che desta particolare preoccupazione a causa degli evidenti cambiamenti climatici e dell’incapacità di ridurre l’impatto nel breve-medio termine.

Non a caso, la forza di tali eventi ha colto di sorpresa diversi comuni e regioni, motivo per il quale anche i dati relativi ai danni e alle vittime sono stimati in salita.

Quali sono le regioni più colpite dall’aumento dei fenomeni atmosferici estremi

I cambiamenti climatici iniziano a modificare in maniera quasi imprevedibile l’intensità di determinati fenomeni atmosferici, anche quelli più comuni. In particolar modo, le piogge in alcune regioni della penisola hanno ridotto la cadenza durante l’anno ma hanno aumentato la portata e l’intensità effettiva.

L’analisi regionale vede infatti la Sicilia al primo posto tra le più colpite, con 175 fenomeni estremi registrati e ingenti danni dal punto di vista sia economico che urbanistico. Il podio negativo viene completato da Lombardia e Lazio, rispettivamente con 166 e 136 casi.

La distribuzione dimostra quindi quanto l’impatto di tali eventi colpisca indistintamente le diverse aree geografiche del territorio, rappresentando un severo rischio per la capacità di rispondere ai diversi problemi logistici che ne scaturiscono.

Da cosa dipende l’incremento dei fenomeni estremi nel 2022

Le analisi degli esperti hanno evidenziato come i cambiamenti dal punto di vista meteorologico e atmosferico siano principalmente condizionati dallo stato di inquinamento ambientale. Nel corso dell’ultimo decennio sono state segnalate criticità soprattutto dal punto di vista dell’intensità con la quale questi fenomeni si manifestano.

Infatti, seppur limitati a determinati periodi, presentano una forza e un impatto decisamente più elevato rispetto ai decenni passati. Nonostante i miglioramenti delle infrastrutture, la capacità delle città di ovviare ai possibili danni risulta quindi ancora limitata e sperimentale.

Cambiamenti climatici e analisi future

Gli effettivi cambiamenti del clima, soprattutto in relazione al surriscaldamento globale, sono alla base della maggiore incidenza di fenomeni atmosferici di alta intensità. Gli studi più recenti hanno appurato infatti quanto il mediterraneo rappresenti una delle zone del globo più interessate da tale processo negativo.

Il 2022 ha infatti visto una decrescita preoccupante delle precipitazioni nevose e un tasso di aridità intervallato da piogge dalla portata devastante. In proiezione, con il passare degli anni la situazione italiana sembra destinata a peggiore; le estati potrebbero essere caratterizzate da periodi ancora più lunghi con temperature vicine ai 40 gradi centigradi.

Inoltre, anche in altura il clima tende a diventare temperato limitando ulteriormente le nevicate e l’equilibrio dell’ecosistema alpino.

Chiaramente, tali cambiamenti climatici rischiano di impattare in maniera gravosa non solo sul settore logistico e ambientale, ma anche su quello economico. Oltre alla spesa per i danni causati dai fenomeni estremi, è da segnalare quanto la riduzione delle precipitazioni sia un fattore devastante per la crescita agricola e per tutto il settore produttivo di riferimento.

La diffusione dei periodi di siccità rischia di arenare la maggior parte delle coltivazioni tipiche del Paese.

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TAGS: clima, eventi meteorologici, legambiente, pioggia

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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