Il DL 12 Marzo 2021, rispetto all’ultimo DPCM e a quelli precedenti, assume un altro senso di autorità.
Quello emanato nella giornata di ieri infatti non è un decreto posto in essere solo dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi. Il testo è stato elaborato in collaborazione con il Consiglio dei Ministri ed è un provvedimento che dovrà essere convertito in Legge.
A differenza del DPCM infatti, misura che sostanzialmente non sarebbe adeguata per imporre limitazioni in merito alla libertà delle persone, il Decreto Legge è un provvedimento legalmente ben diverso.
Vediamo quali sono le nuove regole del DL 12 Marzo 2021.
Sommario
Le nuove restrizioni stabilite con il DL Marzo 2021, vedono un’Italia che si colora principalmente di rosso ed arancione. Con la sola eccezione della Sardegna, l’unica regione a conservare la zona bianca.
Il provvedimento sarà in vigore a partire da lunedì 15 marzo 2021 fino al 6 aprile 2021.
A partire dalla prossima settimana quindi, le regioni italiane saranno così divise:
La risalita dei contagi ha portato il Governo a decidere per l’abolizione, temporanea, della Zona Gialla. Ma all’interno del Decreto Legge si evince comunque che, fino al 6 aprile, se qualche regione dovesse tornare a colorarsi di giallo, dovrà comunque seguire le restrizioni previste per la zona arancione.
Si dispone inoltre che tutte le regioni italiane nelle quali la curva dei contagi supererà i 250 casi ogni 100.000 abitanti, passeranno automaticamente in zona rossa. Ciò a prescindere dagli altri parametri solitamente presi in considerazione per la divisione delle fasce.
Alla luce di ciò, il Decreto varato ieri concede la possibilità ai Presidenti delle Regioni e a quelli delle Province autonome, di applicare misure più stringenti in base alla situazione di gravità del singolo territorio. Se quindi in una zona in particolare peggiorerà significativamente il contagio, i Presidenti regionali potranno decidere per l’istituzione della zona rossa.
Advertisement - PubblicitàIl DL 12 Marzo 2021 prevede inoltre che tutte le scuole dei territori appartenenti alla zona rossa rimarranno chiuse. Dagli asili nido alle scuole superiori. E si quindi affiderà di nuovo tutto alla DAD.
I genitori che lavorano fuori casa e non possono convertire la loro attività in Smart Working, potranno ricevere un contributo per il servizio di baby sitting fino al 30 giugno 2021. Lo stesso vale per i lavoratori con figli costretti alla quarantena.
Dal 15 marzo fino al 2 aprile, più la sola giornata del 6 aprile, i colori delle Regioni rimarranno validi così come sono stati assegnati. Rimane in vigore il coprifuoco dalle 22:00 fino alle 05:00 del mattino. Sarà possibile recarsi a fare visite private solo 1 volta al giorno, per un massimo di 2 persone per volta (in aggiunta agli abitanti della casa), e solo rimanendo all’interno del proprio Comune.
Come prima, comunque, i minori fino ai 14 anni e le persone disabili faranno eccezione e non saranno considerate nel conteggio.
Per quanto riguarda la Pasqua e la Pasquetta, le restrizioni previste per le giornate del 3, 4 e 5 aprile 2021, vedranno tutta l’Italia in zona rossa. Fa eccezione la Sardegna, e altre regioni che, eventualmente, per tale data passeranno in zona bianca.
Il questi 3 giorni, nonostante le rigide regole e la maggior parte delle attività che di nuovo sarà costretta a chiudere le serrande, si concede la possibilità di fare una visita al giorno ad amici o parenti. Pur restando all’interno del territorio regionale, e sempre nel limite di due persone per volta.
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