Le imprese hanno tempo fino al 30 maggio 2025 per comunicare investimenti ZES Unica. Obbligatoria anche una comunicazione integrativa tra novembre e dicembre per ottenere il credito d’imposta.
Con l’avvicinarsi della scadenza del 30 maggio 2025, le imprese che intendono beneficiare del credito d’imposta previsto per gli investimenti nelle Zone Economiche Speciali (ZES) Unica sono chiamate a rispettare precisi obblighi comunicativi verso l’Agenzia delle Entrate.
Questa misura agevolativa, estesa al 2025 grazie alla legge di Bilancio (L. 207/2024), offre importanti opportunità a chi investe in beni strumentali destinati a strutture produttive localizzate nel Mezzogiorno. L’agevolazione interessa non solo le attività industriali e commerciali, ma anche il settore agricolo, forestale, della pesca e dell’acquacoltura, ampliando così il raggio d’azione del beneficio fiscale.
Come si accede concretamente a questi contributi? Quali sono i passaggi da rispettare per non perdere l’agevolazione? E cosa succede in caso di errori nella trasmissione dei dati?
Scopriamo tutto nei prossimi paragrafi.
Sommario
Per accedere al credito d’imposta ZES Unica 2025, le imprese devono trasmettere una comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate entro e non oltre venerdì 30 maggio 2025. Questo adempimento è fondamentale per vedersi riconosciuto il beneficio fiscale sugli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025 nelle regioni che rientrano nella Zona Economica Speciale Unica: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Sono disponibili due modelli distinti:
I modelli, reperibili sul sito dell’Agenzia, devono essere compilati e inviati esclusivamente mediante gli appositi software predisposti dalla stessa: “ZES UNICA 2025” e “ZES UNICA AGRICOLA 2025”. Al termine della trasmissione, il sistema rilascia una ricevuta di presa in carico. In caso contrario, se i controlli formali danno esito negativo, la comunicazione sarà scartata e l’impresa dovrà ripresentarla nei termini.
Ti va bene questo paragrafo o vuoi aggiustamenti prima che continui con quello dedicato alla comunicazione integrativa di fine anno (condizione necessaria per usufruire del credito)?
Advertisement - PubblicitàTrasmettere la prima comunicazione non è sufficiente per ottenere il credito d’imposta ZES Unica. La fruizione effettiva del beneficio è subordinata a un secondo adempimento: l’invio di una comunicazione integrativa all’Agenzia delle Entrate, da effettuare tra il 28 novembre e il 2 dicembre 2025. In questo documento deve essere attestata l’avvenuta realizzazione degli investimenti dichiarati nella comunicazione iniziale.
Anche in questo caso, sono previsti due software dedicati:
L’omessa trasmissione della comunicazione integrativa comporta la decadenza totale dal diritto al credito d’imposta, anche se la prima fase è stata completata correttamente. È quindi fondamentale pianificare per tempo gli investimenti e assicurarsi di concluderli entro il 15 novembre 2025, così da poterli dichiarare puntualmente nella finestra prevista.
Advertisement - PubblicitàIl credito d’imposta ZES Unica 2025 trova la sua base giuridica nella legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024, articolo 1, commi 485-491), che ha prorogato e rafforzato le misure di sostegno alle imprese operanti nel Mezzogiorno. L’obiettivo è favorire gli investimenti produttivi in aree svantaggiate, stimolando l’economia e l’occupazione locale.
Rientrano tra i soggetti beneficiari:
La misura si applica a prescindere dalla forma giuridica dell’impresa, a patto che siano rispettati i requisiti stabiliti dalla normativa. L’investimento deve essere reale, tracciabile e destinato esclusivamente a incrementare o migliorare la produttività in ambito ZES.
Advertisement - PubblicitàLe imprese che hanno già trasmesso la comunicazione iniziale ma intendono correggere eventuali errori o modificare i dati dichiarati, possono inviare una comunicazione sostitutiva entro la scadenza del 30 maggio 2025. Allo stesso modo, è possibile rinunciare integralmente al contributo richiesto, sempre entro questa finestra temporale.
Questo margine operativo, che va dal 31 marzo al 30 maggio 2025, consente alle aziende di agire con maggiore flessibilità, soprattutto in caso di variazioni nei piani di investimento, difficoltà finanziarie o sopravvenute cause ostative alla realizzazione del progetto. Anche in questi casi, l’invio deve avvenire utilizzando i software “ZES UNICA 2025” o “ZES UNICA AGRICOLA 2025”, specificando la natura della comunicazione (sostitutiva o rinunciataria).
Attenzione: dopo il 30 maggio non sarà più possibile modificare o annullare quanto comunicato, e in caso di mancata realizzazione dell’investimento entro i termini previsti, l’agevolazione verrà revocata in automatico.