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Manovra 2025, Giorgetti frena gli sprechi: bonus casa solo per chi ne ha diritto

Il Governo proroga in modo selettivo le detrazioni sulla prima casa, punta alla riqualificazione energetica pubblica e adotta una linea prudente per garantire sostenibilità e rilancio dell’edilizia.

Manovra 2025, Giorgetti frena gli sprechi: bonus casa solo per chi ne ha diritto Manovra 2025, Giorgetti frena gli sprechi: bonus casa solo per chi ne ha diritto
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Nel corso della recente audizione sul Documento programmatico di bilancio (Dpfp), il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha delineato un quadro economico in chiaroscuro: da un lato segnali incoraggianti sulla ripresa industriale, dall’altro un rallentamento nella crescita del PIL che impone cautela. Le nuove scelte di politica economica sono il frutto di un delicato equilibrio tra il raffreddamento dell’inflazione, la stabilizzazione dei mercati finanziari e la necessità di sostenere settori strategici come l’edilizia, che torna al centro del dibattito grazie alla proroga selettiva delle detrazioni fiscali sulla prima casa.

Le scelte del Governo, improntate alla sostenibilità e alla prudenza, sembrano voler garantire stabilità finanziaria senza rinunciare a strumenti mirati di sostegno all’economia reale.

Ma cosa significa realmente per cittadini, imprese e professionisti del settore edilizio questa nuova impostazione? E come si tradurranno le decisioni prese su tasse, incentivi, debito e investimenti pubblici nei prossimi anni?

Quali saranno le conseguenze concrete per chi lavora nel settore delle costruzioni? E cosa cambia per chi vuole ristrutturare o acquistare casa?

Scoprilo nei prossimi paragrafi.

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Edilizia e prima casa: la proroga della detrazione al 50%, ma con criteri selettivi

Uno dei passaggi più rilevanti dell’audizione ha riguardato l’annuncio, da parte del ministro Giorgetti, dell’intenzione del Governo di prorogare la detrazione al 50% per le ristrutturazioni edilizie sulla prima casa. Una misura che ha rappresentato negli ultimi anni un volano fondamentale per il comparto edilizio e per l’economia nazionale nel suo complesso. Tuttavia, rispetto al passato, la proroga sarà “selettiva”, ovvero riservata a determinate categorie di interventi o soggetti.

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L’obiettivo è duplice: da una parte evitare un impatto eccessivo sui conti pubblici, dall’altra garantire un sostegno concreto alle famiglie e ai cittadini che intendono investire nella propria abitazione principale. Non si tratterà quindi di una proroga automatica e generalizzata, ma di un incentivo mirato, probabilmente legato a requisiti economici o tecnici ancora da definire.

Una direzione che conferma la linea prudente dell’Esecutivo, ma che apre anche interrogativi: quali interventi saranno ammessi? Chi potrà effettivamente accedere al bonus?

Nel frattempo, cresce l’attesa per i dettagli operativi che dovranno arrivare con la legge di Bilancio, mentre imprese, professionisti e famiglie restano in bilico, in un momento in cui la certezza normativa è più che mai necessaria per programmare investimenti e lavori.

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Riqualificazione energetica degli immobili pubblici e sostegno ai soggetti fragili

Accanto alla proroga selettiva della detrazione per la prima casa, il Governo ha ribadito l’intenzione di mantenere alta l’attenzione su due ambiti strategici per il settore edilizio: la riqualificazione energetica del patrimonio pubblico e il sostegno a favore dei soggetti fragili.

Il ministro Giorgetti ha sottolineato come queste misure rientrino in un piano più ampio di utilizzo “accorto” delle risorse, in un contesto di incertezza economica e di margini di bilancio sempre più stretti.

Nel dettaglio, si prevede un rafforzamento degli incentivi destinati alla valorizzazione e all’efficientamento energetico di scuole, ospedali, edifici comunali e altri immobili di proprietà pubblica, con l’obiettivo di ridurre consumi, emissioni e costi a carico della pubblica amministrazione. Parallelamente, si lavorerà per introdurre agevolazioni pensate specificamente per le famiglie con difficoltà economiche o con disabilità, affinché anche loro possano accedere a interventi di miglioramento abitativo ed efficienza energetica.

Queste azioni, se confermate, non solo rappresentano un sostegno concreto all’edilizia e alla transizione green, ma costituiscono anche un messaggio politico chiaro: le detrazioni fiscali devono tornare ad essere strumenti mirati, socialmente giusti e sostenibili nel tempo.

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Debito e Superbonus: fine della “gobba” e nuove prospettive per l’edilizia

Il ministro Giorgetti ha sottolineato con fermezza che la traiettoria del debito pubblico italiano è stata messa in sicurezza, e che un ulteriore miglioramento è atteso a partire dal 2027, quando terminerà l’effetto distorsivo legato al cosiddetto Superbonus 110%. Quella che il Ministro ha definito una “gobba” contabile – ovvero l’accumulo straordinario di debito generato da questa misura – rappresenta uno dei nodi più discussi degli ultimi anni nel rapporto tra edilizia, fisco e finanza pubblica.

L’uscita graduale da questa fase straordinaria dovrebbe restituire spazi di bilancio più chiari e trasparenti, consentendo al Governo di valutare nuove forme di incentivazione più sostenibili, più selettive e meglio pianificate. In altre parole, non è escluso che in futuro vengano reintrodotti strumenti a sostegno del comparto edilizio, ma dovranno essere compatibili con le regole europee e con una logica di “premialità” verso comportamenti virtuosi, sia da parte delle imprese sia dei contribuenti.

Lo stesso Giorgetti ha lasciato intendere che l’Italia, avendo fatto i “compiti a casa”, si aspetta un riconoscimento anche in termini di rating e di ulteriore riduzione dello spread, elementi fondamentali per ottenere condizioni più favorevoli di finanziamento.

E in questo quadro, ogni euro risparmiato sul debito potrà – almeno in parte – essere riutilizzato in politiche di rilancio, anche infrastrutturale e urbanistico.

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Industria 5.0 e settore edilizio: nuove sfide tra innovazione e vincoli europei

Uno dei passaggi meno notati ma di grande rilievo dell’audizione riguarda la transizione da Industria 4.0 a Industria 5.0. Il ministro Giorgetti ha chiarito che i precedenti incentivi fiscali legati a Industria 4.0, molto utilizzati anche nel settore edilizio per l’acquisto di macchinari e tecnologie digitali, non possono più essere riproposti per via della cessazione delle deroghe concesse dall’UE.

Allo stesso tempo, l’impianto di Industria 5.0 – pensato per integrare sostenibilità, digitalizzazione e centralità dell’uomo – non ha ancora ottenuto l’attenzione sperata, né da Bruxelles né da molti attori economici nazionali.

Questo scenario crea una zona grigia per le imprese del comparto edilizio, che si trovano spesso a metà strada tra il bisogno di innovare (BIM, sistemi energetici intelligenti, macchinari automatizzati) e l’assenza di un supporto strutturato a livello fiscale. La conseguenza è un rallentamento negli investimenti, soprattutto tra le PMI, che rischia di compromettere la competitività e la transizione green dell’intero settore.

Il Governo, ha assicurato Giorgetti, sta lavorando a nuove proposte per incentivare gli investimenti, anche se sarà fondamentale il confronto con l’Unione Europea. Per il settore delle costruzioni, ciò potrebbe tradursi in nuovi crediti d’imposta, agevolazioni per l’adozione di tecnologie digitali nei cantieri, o fondi per progetti pilota di edilizia sostenibile. Ma il futuro resta incerto, e l’attesa per misure concrete e ben strutturate è alta.



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TAGS: bilancio statale 2026, bonus ristrutturazioni, detrazione prima casa, edilizia 2025, Giorgetti Dpfp, incentivi edilizia, inflazione edilizia, politica fiscale Italia, riqualificazione energetica, Superbonus 110%

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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