Nuove misure per incentivare l’autoimpiego giovanile under 35: voucher fino a 50.000 euro, tutoraggio tecnico e gestionale, sostegno differenziato tra Centro-Nord e Sud Italia per l’avvio d’impresa.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha ufficialmente firmato il decreto attuativo che introduce nuove misure per sostenere l’autoimpiego, il lavoro autonomo e le professioni under 35. Si tratta di un intervento normativo previsto dagli articoli 17 e 19 del Decreto-Legge n. 60/2024, noto come “Decreto Coesione”, pensato per favorire l’inclusione attiva e l’ingresso nel mondo del lavoro attraverso iniziative concrete.
L’obiettivo principale è promuovere nuove attività imprenditoriali e libero-professionali da parte di giovani che si trovano in situazioni di marginalità, disoccupazione o difficoltà economico-sociale, attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e percorsi di accompagnamento personalizzati. Le misure previste variano in base alla zona geografica, con interventi specifici per il Centro-Nord e per il Mezzogiorno.
Ma quali sono, nel dettaglio, le condizioni per accedere a questi incentivi? Chi può beneficiarne e come funzionano i voucher e i servizi di tutoraggio?
Scopriamo tutto questo nei prossimi paragrafi.
Sommario
I beneficiari delle nuove misure introdotte dal Decreto Coesione sono i giovani under 35 che si trovano in particolari condizioni di svantaggio. Il decreto individua tre specifici profili che possono accedere ai contributi e ai percorsi di supporto:
La misura si rivolge quindi a una platea ben definita, con l’intento di trasformare il sostegno economico in un’opportunità concreta per l’autonomia professionale. La condizione imprescindibile è l’avvio di un’attività autonoma o imprenditoriale, con apertura della partita IVA o costituzione di impresa, anche in forma societaria.
Advertisement - PubblicitàIl decreto definisce in modo chiaro le tipologie di iniziative economiche ammissibili ai contributi e ai servizi di supporto. I giovani che rispettano i requisiti possono avviare una delle seguenti forme di attività:
Sono inclusi anche i liberi professionisti, sia come singoli che in forma associata o societaria. Questo rende il provvedimento particolarmente flessibile e adatto a una vasta gamma di progetti: dallo studio professionale all’impresa artigiana, dalla startup innovativa alla cooperativa sociale.
La condizione fondamentale è la regolare iscrizione al Registro delle Imprese o, nel caso delle attività professionali, il possesso della partita IVA e, laddove previsto, l’iscrizione all’ordine o albo di categoria.
Advertisement - PubblicitàIl Decreto Coesione introduce due strumenti distinti per sostenere l’avvio di nuove attività, in base alla zona di residenza del beneficiario:
Questa misura è destinata ai giovani under 35 residenti nelle regioni del Centro e del Nord Italia. Prevede:
L’obiettivo è quello di agevolare l’ingresso nel mercato di giovani imprenditori o professionisti in aree dove, sebbene il tasso di occupazione sia più alto rispetto al Sud, le difficoltà di inserimento lavorativo per i giovani sono comunque significative.
Evoluzione del precedente programma “Resto al Sud”, questa nuova versione è rivolta ai giovani under 35 residenti nel Mezzogiorno. Prevede:
Questa misura punta a contrastare il fenomeno della migrazione giovanile dalle regioni meridionali, offrendo alternative reali di autoimpiego direttamente sul territorio di origine.
Advertisement - PubblicitàOltre ai contributi economici, il Decreto Coesione prevede un sistema di tutoraggio obbligatorio per ciascuna iniziativa ammessa alle agevolazioni, con un valore complessivo di 5.000 euro per beneficiario. Questo servizio mira a garantire il corretto utilizzo dei fondi pubblici e a rafforzare le competenze organizzative e gestionali dei giovani imprenditori o professionisti.
Il tutoraggio si articola in due componenti principali:
Fornito da personale esperto di Invitalia, è pensato per supportare l’avvio dell’attività attraverso:
Ogni iniziativa è seguita da un tutor dedicato, con competenze normative e operative, che accompagna il beneficiario passo dopo passo.
Questa componente offre una consulenza strategica utile per affrontare le sfide tipiche dell’attività imprenditoriale. I principali ambiti coperti sono:
L’obiettivo è aiutare i giovani a strutturare l’impresa in modo sostenibile, evitando errori gestionali comuni e potenziando le probabilità di successo nel medio-lungo periodo.
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