Incentivo all’acquisto di grandi elettrodomestici con sconto immediato fino a 200 euro. Voucher digitale a termine, fondi limitati e assegnazione cronologica: necessaria tempestività per accedere al beneficio.
Partirà a settembre il nuovo bonus elettrodomestici, un incentivo che promette di sostenere le famiglie italiane nell’acquisto di grandi elettrodomestici come lavatrici, lavastoviglie, forni e frigoriferi. Il contributo sarà erogato sotto forma di sconto immediato in fattura, con un valore pari al 30% del prezzo di acquisto e un tetto massimo fissato a 100 euro, che potrà salire fino a 200 euro per i nuclei con ISEE sotto i 25mila euro.
Il meccanismo, tuttavia, presenta una novità significativa: il voucher ottenuto tramite la piattaforma pagoPA dovrà essere utilizzato entro un tempo limitato, pena la decadenza del beneficio. Una misura pensata per evitare che il bonus venga accaparrato senza un reale interesse all’acquisto e che rischi di penalizzare chi invece intende davvero usufruirne.
Ma come funzionerà esattamente la procedura di richiesta? Quali elettrodomestici rientrano nel beneficio e quali requisiti bisogna rispettare?
E, soprattutto, quanto dureranno i fondi messi a disposizione?
Sommario
Il bonus elettrodomestici avrebbe dovuto vedere la luce già a marzo 2025, come stabilito dalla legge di Bilancio. I tempi, però, si sono dilatati: prima l’intervento correttivo del decreto legge Bollette di aprile, che ha modificato alcuni criteri di accesso per evitare che l’incentivo favorisse prodotti esteri a scapito della produzione nazionale; poi i necessari aggiustamenti tecnici del decreto attuativo, oggi finalmente vicino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Solo allora i cittadini potranno avviare la procedura di richiesta e ottenere il proprio voucher digitale.
Un punto cruciale riguarda le risorse stanziate. Il fondo complessivo ammonta a 48 milioni di euro, una cifra che, seppur significativa, è sufficiente a coprire non più di 480 mila acquisti. Facendo due conti, si tratta di appena lo 0,8% delle famiglie italiane: un dato che rende evidente come non tutti potranno beneficiarne. Inoltre, i bonus verranno assegnati in ordine cronologico di domanda e fino a esaurimento fondi, secondo un meccanismo che potrebbe generare una corsa agli sportelli digitali.
Per questo motivo, sarà fondamentale non solo monitorare la pubblicazione del decreto, ma anche prepararsi per tempo ad accedere alla piattaforma e inoltrare la richiesta, per non rischiare di perdere un’occasione che potrebbe durare poche settimane.
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Advertisement - PubblicitàIl meccanismo del bonus è semplice ma con regole precise. Una volta ottenuto il voucher tramite la piattaforma pagoPA, il cittadino potrà recarsi presso un rivenditore autorizzato e usufruire dello sconto immediato in fattura. Sarà il negoziante, infatti, ad applicare direttamente la riduzione sul prezzo di acquisto, per poi recuperare a sua volta l’importo attraverso la stessa piattaforma.
Gli elettrodomestici ammessi rientrano nella categoria dei cosiddetti “grandi elettrodomestici”: lavatrici, lavasciuga, lavastoviglie, forni e frigoriferi. Restano invece esclusi i piccoli apparecchi di uso quotidiano, come frullatori, aspirapolvere o phon. Il decreto attuativo conterrà un elenco dettagliato delle tipologie acquistabili e delle relative classi energetiche. Rispetto alla versione iniziale della legge di Bilancio, non sarà più obbligatorio acquistare modelli di classe almeno B, un vincolo eliminato per non restringere eccessivamente la platea dei prodotti disponibili e per sostenere in modo più diretto il settore della produzione nazionale.
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Un aspetto da non sottovalutare riguarda la scadenza del voucher: ogni buono sarà infatti a tempo, con un termine ravvicinato entro cui dovrà essere speso. Una misura introdotta per evitare l’effetto “click day”, cioè la prenotazione di bonus da parte di chi poi non li utilizza, a scapito di famiglie realmente interessate all’acquisto.
Advertisement - PubblicitàIl bonus elettrodomestici rappresenta senza dubbio un’opportunità importante per le famiglie italiane, soprattutto in un periodo in cui i prezzi dell’energia e dei beni di consumo restano elevati. Lo sconto immediato in fattura offre un beneficio tangibile, senza dover attendere rimborsi fiscali o detrazioni dilazionate nel tempo. Inoltre, la possibilità di arrivare fino a 200 euro di contributo per i redditi più bassi rafforza il carattere sociale della misura, destinata a sostenere chi ha maggiore necessità di sostituire elettrodomestici ormai obsoleti o energivori.
Allo stesso tempo, il provvedimento ha il potenziale di dare una spinta al mercato interno, favorendo la vendita di prodotti realizzati in Italia e migliorando l’efficienza energetica complessiva delle abitazioni. Un incentivo che può quindi tradursi in vantaggi sia economici sia ambientali.
Non mancano però le criticità. In primo luogo, la scarsa dotazione di fondi rischia di rendere il beneficio accessibile solo a una piccola parte della popolazione. In secondo luogo, la scadenza ravvicinata del voucher, se da un lato scoraggia gli abusi, dall’altro potrebbe creare difficoltà pratiche a chi non riesce a concludere l’acquisto in tempi brevi. Infine, il meccanismo del “primo arrivato, primo servito” potrebbe penalizzare chi non ha familiarità con le procedure digitali o non è tempestivo nel richiedere il bonus.
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