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Salva Casa in Abruzzo: cosa cambia per tettoie, sottotetti e destinazioni d’uso

La nuova legge regionale abruzzese semplifica l’edilizia, regolando tettoie, sottotetti e cambi d’uso con nuove soglie di tolleranza e procedure più snelle per sanatorie e interventi leggeri.

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Ultimo Aggiornamento:

Il 3 luglio 2025 è entrata in vigore in Abruzzo la Legge Regionale 19/2025, una norma che recepisce i principi del cosiddetto “Salva Casa” nazionale, con l’obiettivo di semplificare le regole edilizie e urbanistiche locali. Il nuovo testo normativo interviene su più fronti: dalle tettoie all’edilizia libera, dal recupero dei sottotetti a fini abitativi fino ai cambi di destinazione d’uso e alla gestione delle variazioni essenziali.

Questa nuova legge mira a creare un quadro più chiaro e snello per i cittadini e i tecnici, ma al tempo stesso stabilisce limiti precisi, requisiti tecnici e percentuali tollerate per evitare abusi edilizi. È un intervento importante, soprattutto in un territorio come l’Abruzzo dove la convivenza tra edilizia storica, vincoli ambientali e nuove esigenze abitative è particolarmente delicata.

Quali tettoie potranno ora essere realizzate senza permesso di costruire? Come cambia il recupero dei sottotetti? E cosa succede per chi vuole cambiare la destinazione d’uso di un immobile? Continua a leggere per scoprire tutte le novità introdotte dal Salva Casa in Abruzzo.

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Tettoie, pensiline e pergolati: quando sono edilizia libera in abruzzo

Una delle innovazioni principali introdotte dalla Legge Regionale 19/2025 è la definizione chiara degli interventi di edilizia libera, tra cui rientrano ora anche tettoie, pensiline e pergolati. Questi manufatti potranno essere realizzati con una semplice Comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), senza necessità di richiedere un permesso di costruire, purché rispettino determinati requisiti tecnici.

In passato, la giurisprudenza amministrativa aveva più volte ribadito che le tettoie richiedevano un permesso di costruire, soprattutto quando presentavano dimensioni tali da configurarle come costruzioni stabili. La nuova legge regionale però individua dei criteri precisi per evitare interpretazioni ambigue e assicurare che questi elementi siano realmente accessori e temporanei.

Ecco le condizioni da rispettare:

  • Altezza media non superiore a 2,40 metri;
  • Peso inferiore a 1 kN/m²;
  • Apertura su tutti i lati, salvo la parete di appoggio;
  • Superficie complessiva non superiore al 30% della superficie lorda della singola unità immobiliare (valido per immobili a uso prevalente residenziale).

Questi limiti rendono possibile, ad esempio, la realizzazione di una tettoia leggera in giardino o di una pensilina sopra un ingresso, senza intoppi burocratici e nel pieno rispetto della normativa.

Approfondisci: Decreto Salva Casa: la guida completa, ecco cosa puoi sanare

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Sottotetti abitabili: via i limiti temporali, più libertà per le nuove costruzioni

Un altro punto cardine della Legge Regionale 19/2025 è la stabilizzazione del recupero dei sottotetti, che permette di trasformare spazi prima inutilizzati in ambienti abitabili. La normativa supera i vincoli precedenti imposti dalla Legge Regionale 10/2011, che subordinava il recupero alla data di ultimazione dell’immobile, continuamente prorogata fino al 31 dicembre 2022.

Con l’entrata in vigore del Salva Casa, in Abruzzo sarà possibile recuperare i sottotetti senza limiti temporali, a patto che l’edificio a cui appartengono abbia ottenuto l’agibilità da almeno tre anni. Questo significa che anche le nuove costruzioni potranno beneficiare di questa possibilità, favorendo un uso più efficiente del patrimonio edilizio esistente e un aumento della superficie abitabile senza necessità di nuove volumetrie.

È un cambiamento strategico per molte famiglie e per il mercato immobiliare regionale, che potrà contare su una maggiore flessibilità progettuale e una valorizzazione degli immobili esistenti, soprattutto nelle aree urbane dove lo spazio è limitato e ogni metro quadro può fare la differenza.

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Variazioni essenziali e tolleranze: cosa si può sanare senza doppia conformità

Con l’intento di semplificare le pratiche edilizie e favorire la regolarizzazione degli immobili, la Legge Regionale 19/2025 individua chiaramente cosa rientra tra le variazioni essenziali, ovvero quegli interventi irregolari che possono essere sanati senza necessità di doppia conformità, purché non violino norme antisismiche.

In particolare, vengono considerate variazioni essenziali:

  • le difformità parziali;
  • i cambi di destinazione d’uso tra categorie funzionali compatibili, come:
    • da residenziale a turistico-ricettivo;
    • da commerciale ad artigianale;
    • da direzionale a produttivo, e così via.

Inoltre, la legge introduce delle soglie di tolleranza rispetto alle definizioni uniformi stabilite nel Regolamento Edilizio Tipo (RET), che riguardano parametri come superficie utile, volumetria, altezza e distanze. Ecco le percentuali previste:

  • 10%–25% per immobili fino a 350 mq di superficie utile;
  • 10%–20% fino a 750 mq;
  • 10%–15% oltre 750 mq.

Tali scostamenti saranno considerati sanabili, a condizione che non si violino norme antisismiche, consolidando così un sistema più equo e coerente con la realtà costruttiva del territorio. Una norma che, di fatto, punta a limitare il contenzioso edilizio e ad agevolare chi intende regolarizzare vecchie difformità.

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Cambi di destinazione d’uso: quali titoli servono e in quali casi

Uno degli aspetti più pratici affrontati dal Salva Casa Abruzzo riguarda la semplificazione e la chiarezza in merito ai titoli abilitativi necessari per i cambi di destinazione d’uso, una delle operazioni più frequenti e complesse in ambito edilizio.

La legge regionale distingue i casi in base alla tipologia di cambio d’uso e all’eventuale presenza di opere edilizie. Le situazioni previste sono le seguenti:

  • SCIA per cambi d’uso orizzontali (cioè all’interno della stessa categoria funzionale), senza opere oppure con opere riconducibili all’attività edilizia libera o alla CILA;
  • SCIA anche per i cambi d’uso verticali (cioè tra categorie funzionali diverse), senza opere o con opere riconducibili ad attività libera o SCIA;
  • Permesso di costruire o altro titolo edilizio nei casi in cui siano previste opere più rilevanti o trasformazioni urbanistiche non rientranti nelle casistiche precedenti.

Questa semplificazione procedurale consente ai proprietari e ai professionisti di sapere con chiarezza quale strada intraprendere, evitando ritardi e incertezze. Inoltre, il collegamento tra destinazione funzionale e tipologia di titolo richiesto favorisce una maggiore coerenza tra uso effettivo e inquadramento urbanistico degli immobili.



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TAGS: cambi destinazione uso, CILA tettoie, edilizia libera Abruzzo, legge regionale 19/2025, recupero sottotetti Abruzzo, Salva Casa Abruzzo, Salva-Casa, semplificazione urbanistica Abruzzo, sottotetti abitabili, tettoie senza permesso, variazioni essenziali edilizia

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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