La recinzione di un terreno pertinenziale è considerata manutenzione straordinaria. Nel 2025 sono previste detrazioni fiscali fino al 50% per abitazione principale e al 36% per seconde case.
Chi acquista un immobile con terreno di pertinenza spesso desidera renderlo più sicuro e funzionale attraverso la realizzazione di una recinzione, un muro di cinta o una cancellata. Ma in questi casi si possono ottenere agevolazioni fiscali? A rispondere a questo dubbio è stata l’Agenzia delle Entrate, tramite una domanda pubblicata su FiscoOggi.
Scopriamo insieme quali incentivi sono previsti e a quali condizioni. Conviene davvero intraprendere i lavori nel 2025?
Sommario
Sul portale FiscoOggi un contribuente ha chiesto:
“Ho acquistato un immobile con terreno di pertinenza e vorrei recintarlo. C’è possibilità di fruire di agevolazioni edilizie?”.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria, come previsto dall’articolo 3, comma 1, lettera b) del DPR n. 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia). Ciò significa che tali lavori non sono considerati semplici manutenzioni ordinarie, ma interventi in grado di migliorare e valorizzare l’immobile, e quindi ammissibili ai benefici fiscali.
Per il 2025, chi effettua questi interventi sulla propria abitazione principale potrà beneficiare di una detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
Questo significa che, ad esempio, con una spesa di 20.000 euro, si potrà recuperare 10.000 euro in dieci anni tramite la dichiarazione dei redditi. Diverso il discorso per le seconde case: in questo caso l’aliquota scende al 36%, pur restando invariato il massimale di 96.000 euro.
L’Agenzia specifica dunque una distinzione importante, che incide in maniera significativa sul risparmio fiscale del contribuente.
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Advertisement - PubblicitàPer comprendere perché la realizzazione di recinzioni, cancellate e muri di cinta rientri nelle agevolazioni fiscali, è utile chiarire cosa si intende per manutenzione straordinaria. Secondo il Testo Unico dell’Edilizia (Dpr 380/2001), questa categoria comprende tutti quegli interventi che vanno oltre la semplice manutenzione ordinaria — come tinteggiature o piccole riparazioni — e che comportano una modifica o un miglioramento dell’immobile.
In particolare, recintare un terreno di pertinenza o realizzare un muro di delimitazione significa apportare un’opera nuova, volta ad aumentare la sicurezza, la funzionalità e talvolta anche il valore dell’abitazione.
È proprio questa natura “straordinaria” a rendere tali lavori detraibili, a differenza di altre spese più comuni che non incidono in maniera significativa sulla struttura o sull’uso dell’immobile.
Advertisement - PubblicitàPer beneficiare delle agevolazioni fiscali sulla realizzazione di recinzioni e muri di cinta è necessario rispettare alcune regole precise. Innanzitutto, le spese devono essere tracciabili, quindi effettuate tramite bonifico parlante, riportando causale, codice fiscale del beneficiario della detrazione e partita IVA o codice fiscale dell’impresa che esegue i lavori.
La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo, che il contribuente può recuperare attraverso la dichiarazione dei redditi. Sono detraibili non solo i costi dei materiali e della manodopera, ma anche quelli relativi alla progettazione, alle pratiche edilizie e alle autorizzazioni eventualmente richieste dal Comune.
È quindi fondamentale conservare tutte le fatture, ricevute di pagamento e documentazione tecnica, in modo da poter dimostrare la correttezza delle spese in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Advertisement - PubblicitàRealizzare una recinzione o un muro di cinta non è solo una scelta estetica o di sicurezza, ma anche un investimento che può beneficiare di vantaggi fiscali significativi. Grazie alle agevolazioni previste per il 2025, chi possiede un’abitazione principale può recuperare fino alla metà della spesa sostenuta, rendendo l’intervento molto più conveniente. Per le seconde case, sebbene la detrazione sia ridotta al 36%, il beneficio rimane comunque interessante.
Prima di procedere, però, è opportuno valutare attentamente il progetto con un tecnico, verificare le autorizzazioni urbanistiche necessarie e stimare i costi complessivi.
In questo modo si potrà sfruttare al meglio la detrazione fiscale, evitando errori burocratici e ottimizzando l’investimento.
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