La transizione ecologica parte anche dalle nostre case: con il nuovo bonus elettrodomestici 2025, lo Stato punta a incentivare l’acquisto di dispositivi più efficienti, sostenendo economicamente le famiglie che rottamano quelli vecchi e dispendiosi. Introdotto con la Legge di Bilancio, il provvedimento si inserisce in un quadro più ampio di politiche ambientali e sociali, pensato per abbattere i consumi domestici e ridurre le emissioni di CO2.

Ma come funziona esattamente il nuovo incentivo? Chi può beneficiarne e con quali limiti? In questa guida aggiornata rispondiamo a tutte le domande più frequenti per non perdere l’opportunità.

Advertisement - Pubblicità

Elettrodomestici ammessi: i sette gruppi e le classi minime richieste

Lo schema del bonus include sette categorie di elettrodomestici, selezionate in base alla classe energetica:

  • Lavatrici e lavasciuga: minimo classe A
  • Forni: almeno classe A
  • Cappe da cucina: minimo classe B
  • Lavastoviglie: non inferiore a classe C
  • Asciugabiancheria: almeno classe C
  • Frigoriferi e congelatori: minimo classe D
  • Piani cottura: conformi al Regolamento UE 2019/2016

Un elenco ufficiale dei prodotti ammessi verrà pubblicato online e aggiornato periodicamente, in modo da garantire trasparenza e facilità di consultazione per i consumatori. Si tratta di una misura che premia chi sceglie di fare un salto di qualità nell’efficienza domestica, scegliendo prodotti con un impatto ambientale ridotto e consumi controllati.

Advertisement - Pubblicità

Sconto in fattura e rottamazione: come funziona il bonus

L’agevolazione si traduce in uno sconto immediato in fattura, applicato direttamente dal venditore, a fronte della rottamazione obbligatoria di un elettrodomestico della stessa tipologia ma con classe energetica inferiore. Questo vincolo garantisce l’effettivo miglioramento delle prestazioni energetiche all’interno delle abitazioni.

Lo sconto massimo è del 30% del prezzo, fino a:

  • 100 euro per ciascun apparecchio
  • 200 euro per chi ha un ISEE inferiore a 25.000 euro

Il bonus è concedibile una sola volta per nucleo familiare e fino a esaurimento fondi, con un tetto totale di 50 milioni di euro. L’ordine temporale di invio delle domande sarà determinante. Si tratta quindi di un meccanismo a “click day”, dove la tempestività sarà cruciale per ottenere il contributo.

Advertisement - Pubblicità

Come richiedere il bonus: la procedura digitale

Per ottenere il bonus occorre registrarsi sulla piattaforma PagoPA, accedendo tramite SPID o CIE. Dopo l’invio della richiesta, il sistema verificherà automaticamente il valore ISEE e la disponibilità delle risorse. In caso positivo verrà rilasciato un voucher nominativo, valido solo per un periodo limitato.

Il buono sarà spendibile nei negozi aderenti, dove verrà applicato lo sconto in fase di acquisto. Il sistema è pensato per rendere tutto più veloce e tracciabile, riducendo al minimo la burocrazia. Se il voucher scade senza essere utilizzato, sarà necessario ripetere la procedura.

Advertisement - Pubblicità

Quando parte il bonus?

Nonostante il decreto sia stato firmato dal ministro Urso e sia attesa la firma del MEF, gli incentivi non partiranno prima di fine 2025. Prima, infatti, sarà necessario adeguare la piattaforma informatica e pubblicare ulteriori provvedimenti attuativi. L’intervallo tra l’annuncio e la messa a regime del bonus permette a famiglie e rivenditori di organizzarsi, anche in vista dell’aggiornamento dei cataloghi e delle scorte.