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Superbonus e mancato aggiornamento catastale: multe e sanzioni in arrivo

Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate impone nuovi obblighi catastali per immobili con Superbonus, offrendo possibilità di regolarizzazione e sconti sulle sanzioni in caso di omissioni.

Superbonus e mancato aggiornamento catastale: multe e sanzioni in arrivo Superbonus e mancato aggiornamento catastale: multe e sanzioni in arrivo
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Nel contesto di una sempre più capillare attività di controllo sugli immobili oggetto di interventi edilizi incentivati dal Superbonus, l’Agenzia delle Entrate ha emesso un nuovo provvedimento il 7 febbraio 2025 che introduce importanti novità. La misura dà attuazione alla legge di Bilancio 2024 (art. 1, commi 86 e 87, della L. 213/2023) e riguarda l’obbligo di aggiornamento catastale per tutti quegli immobili che hanno usufruito delle agevolazioni previste dal Superbonus, ma per i quali non risulta presentata la dichiarazione di variazione catastale.

Il provvedimento chiarisce le modalità di comunicazione ai contribuenti e le possibilità per regolarizzare la propria posizione, con l’obiettivo di evitare sanzioni attraverso l’adempimento spontaneo.

Ma cosa rischia chi non ha aggiornato il Catasto? Come avverranno i controlli? E come si può sanare la propria posizione?

Vediamolo insieme nei paragrafi seguenti.

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A chi è rivolta la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate

Il provvedimento n. 38133/2025 dell’Agenzia delle Entrate si rivolge ai contribuenti intestatari catastali di immobili che hanno beneficiato degli interventi previsti dall’articolo 119 del Decreto Rilancio (DL 34/2020), ossia quelli legati al recupero edilizio, all’efficienza energetica, alla riduzione del rischio sismico, all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica elettrica.

In particolare, l’Agenzia invierà una comunicazione ufficiale a quei soggetti per i quali, a seguito di controlli incrociati tra banche dati e dichiarazioni, non risulta essere stata presentata la dichiarazione di aggiornamento catastale, ove prevista.

La verifica rientra nelle disposizioni della legge 213/2023 (comma 86), che affida all’amministrazione fiscale il compito di identificare tali anomalie tramite l’uso di tecnologie di interoperabilità e analisi dei dati.

Questa misura si inserisce in una strategia più ampia che mira non solo a contrastare gli abusi legati al Superbonus, ma anche a correggere eventuali discrepanze catastali che potrebbero influenzare la rendita imponibile degli immobili.

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Quali dati riceverà il contribuente e come potrà intervenire

La comunicazione dell’Agenzia delle Entrate sarà inviata al domicilio digitale del contribuente (PEC) oppure tramite raccomandata con avviso di ricevimento, ed è resa disponibile anche nel Cassetto fiscale online. Al suo interno, saranno indicati tutti gli elementi utili per consentire al contribuente di verificare la correttezza dei dati e, se necessario, regolarizzare la propria posizione.

I dati forniti includeranno:

  • Codice fiscale e generalità del contribuente;
  • Identificativo catastale dell’immobile oggetto degli interventi edilizi;
  • Un invito a fornire chiarimenti o documentazione integrativa, qualora il contribuente ritenga che l’Agenzia disponga di informazioni inesatte o incomplete.

Attraverso il servizio “Consegna documenti e istanze”, accessibile dall’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, sarà possibile rispondere alla comunicazione, segnalare errori, oppure documentare circostanze che escludono l’obbligo di aggiornamento catastale. Un’occasione, dunque, per sistemare eventuali omissioni in via collaborativa, senza subire le conseguenze delle sanzioni previste.

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Come regolarizzare la propria posizione e ridurre le sanzioni

Chi riceve la comunicazione e si rende conto di non aver provveduto all’aggiornamento catastale obbligatorio può comunque rimediare senza incorrere nelle sanzioni più gravi, grazie alla possibilità di regolarizzazione prevista dal provvedimento.

La norma fa riferimento alla presentazione della dichiarazione di variazione catastale, secondo quanto stabilito dal DM Finanze 19 aprile 1994, n. 701. Regolarizzando tempestivamente l’omissione, si potrà beneficiare di una riduzione delle sanzioni amministrative, previste dal Regio Decreto Legge 16 aprile 1939, n. 652 e regolate anche dall’art. 13 del D.Lgs. 472/1997.

L’importo delle sanzioni ridotte varia in base al tempo trascorso dalla violazione, applicando il cosiddetto ravvedimento operoso. Questo strumento consente ai contribuenti di mettersi in regola in maniera spontanea, prima dell’apertura di un procedimento formale da parte dell’Amministrazione finanziaria, risparmiando così cifre considerevoli e potenziali complicazioni.



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TAGS: agenzia delle entrate, aggiornamento catastale, catasto fabbricati, comunicazione contribuente, Decreto Rilancio, legge bilancio 2024, ravvedimento operoso, sanzioni catastali, Superbonus, Superbonus 2025, variazione catastale

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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