
Dal 2026 sarà obbligatorio aggiornare il catasto per gli immobili ristrutturati con fondi pubblici. Cambieranno rendite, tasse e obblighi per i proprietari. Coinvolti cittadini, tecnici e imprese.

Il Consiglio di Stato ribadisce che il cambio di destinazione d’uso in zona agricola, anche senza opere, necessita del permesso di costruire. Inapplicabile il “Salva Casa” in queste aree.

Dal 2030, tutti i nuovi edifici in Europa dovranno essere a emissioni zero. La direttiva UE impone ristrutturazioni energetiche per gli immobili esistenti e cambia radicalmente il mercato edilizio.

Il Bonus Sicurezza consente una detrazione IRPEF del 50% per interventi su immobili residenziali volti a prevenire furti e aggressioni, con spese tracciabili fino a un massimo di 96.000 euro.

La Legge di Bilancio 2026 stanzia risorse per famiglie, fisco, imprese e sanità, conferma il bonus ristrutturazione e avvia una nuova pace fiscale, mantenendo gli equilibri sui conti pubblici.

L’IVA agevolata per ristrutturazioni edilizie consente risparmi importanti: al 10% per lavori su abitazioni, al 4% per prime case. Regole precise su beni, documenti e fatturazione.

Nel 2026 le agevolazioni fiscali per i lavori in casa saranno prorogate ma ridotte. Spariscono superbonus e maxi sconti, restano ecobonus, bonus mobili e bonus casa al 50%.

Una sentenza del TAR Sicilia chiarisce che i cortili condominiali non possono essere inclusi nel calcolo della volumetria edificabile. Rigettato il ricorso contro il diniego edilizio del Comune.

Un permesso di costruire rilasciato in sanatoria viene annullato dopo anni. Il TAR chiarisce limiti e condizioni dell’autotutela amministrativa tra norme urbanistiche, motivazione e legittimo affidamento.

La Manovra 2026 introduce taglio Irpef, revisione ISEE, conferma bonus casa, nuove risorse per sanità e famiglie, sostegno alle imprese e pace fiscale, con coperture garantite da entrate selettive.