
Il TAR conferma il limite di 1,80 m per i sottotetti nel Tessuto Urbano Consolidato, anche se non abitabili, respingendo la sanatoria per opere considerate sopraelevazioni non ammesse.

Una sentenza del TAR Lazio ribadisce che, per interventi edilizi su immobili in comproprietà, è necessaria l’unanimità dei proprietari. Non basta una quota maggioritaria né il solo diritto di abitazione.

Un permesso di costruire rilasciato in sanatoria viene annullato dopo anni. Il TAR chiarisce limiti e condizioni dell’autotutela amministrativa tra norme urbanistiche, motivazione e legittimo affidamento.

Una sentenza del TAR Campania chiarisce che la data di costruzione ante ‘67 non basta a rendere un immobile legittimo, soprattutto se soggetto a pianificazione urbanistica antecedente.

Il TAR Lazio conferma l’impossibilità di modificare vecchie domande di condono e ribadisce l’obbligo del parere idrogeologico per opere abusive in zone a rischio, anche se minime.

Il Governo lavora a un nuovo Testo Unico dell’edilizia: sanatorie più semplici, sanzioni proporzionate, digitalizzazione delle pratiche e standard minimi di sicurezza validi su tutto il territorio nazionale.

La sentenza ribadisce i limiti del condono edilizio: non è possibile sanare immobili privi dei requisiti igienico-sanitari minimi, riaffermando il primato della tutela della salute come valore costituzionale.

Il Consiglio di Stato ribadisce che anche impianti sostenibili devono rispettare il paesaggio: la sanatoria è possibile solo se l’intervento è visivamente compatibile con il contesto vincolato.

Il TAR Veneto ha dichiarato improcedibile un ricorso contro un’ordinanza di demolizione, poiché le opere contestate sono state successivamente sanate grazie al rilascio della compatibilità paesaggistica.

La sentenza del TAR Lazio chiarisce che la sanatoria edilizia richiede prova rigorosa della doppia conformità, e che il silenzio del Comune non garantisce l’approvazione dell’intervento abusivo.