La sentenza del TAR Campania conferma la demolizione di un soppalco abusivo, chiarendo che la SCIA in sanatoria non sana automaticamente l’abuso edilizio senza un provvedimento esplicito dell’amministrazione.
La sentenza del Consiglio di Stato n. 10076/2024 chiarisce che la fiscalizzazione degli abusi edilizi non è applicabile per vizi sostanziali, confermando l'obbligo di demolizione per immobili non conformi alle norme urbanistiche.
La sentenza TAR Campania n. 5541/2024 conferma la demolizione di opere abusive prive di titolo e incompatibili con vincoli paesaggistici, escludendo l’applicazione della sanatoria semplificata introdotta dal Decreto Salva Casa.
Il Decreto Salva-Casa, pensato per sanare irregolarità edilizie e rilanciare il mercato immobiliare, affronta ritardi significativi e difficoltà operative, generando incertezze per cittadini, professionisti e amministrazioni locali.
Il piano Salva-Casa è un nuovo decreto statale che introduce cambiamenti significativi per i proprietari immobiliari che desiderano affrontare piccole violazioni edilizie nelle loro unità.
Il decreto salva-casa è stato introdotto per regolarizzare tutte quelle lievi irregolarità edilizie che non consentono ai cittadini di vendere la propria casa e gli acquirenti di sottoscrivere un mutuo.
Il Piano Casa mira a regolarizzare le difformità edilizie minori che bloccano il mercato immobiliare italiano, promettendo una sanatoria che potrebbe interessare l'80% delle abitazioni.
La SCIA in sanatoria rappresenta un meccanismo fondamentale per la regolarizzazione di interventi edilizi realizzati senza le adeguate autorizzazioni, garantendo la conformità delle opere alle normative urbanistiche ed edilizie.
La sera di venerdì 28 maggio 2021 il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo ufficiale del DL Semplificazioni, anche detto “DL Recovery”, perché al suo interno contiene le linee guida di attuazione per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan).