Il Bonus Ristrutturazione prevede che nelle parti comuni del condominio si possano eseguire tutte le tipologie di intervento generalmente ammissibili per le unità immobiliari singole.
Il Bonus Ristrutturazione prevede che si possano eseguire numerose tipologie di interventi edilizi su singole unità immobiliari, su singole unità in condominio o sulle parti comuni degli edifici condominiali.
Con un recente quesito pubblicato sul portale FiscoOggi, si torna a parlare del Bonus Ristrutturazione per quanto riguarda i casi di decesso del beneficiario diretto, con conseguente trasferimento delle quote residue a favore degli eredi.
Il trasferimento delle rate residue non ancora fruite del Bonus Ristrutturazione avviene solo se l’erede o gli eredi, in seguito alla morte del beneficiario diretto, mantengono la disponibilità materiale e diretta del bene oggetto di agevolazione.
Una delle agevolazioni edilizie più importanti del nostro Paese è il bonus ristrutturazione 2023 che consente di accedere a uno sconto fiscale che equivale al 50% della spesa sostenuta.
Il Bonus Ristrutturazione è una detrazione da IRPEF pari al 50% concessa per numerose categorie di interventi, tra cui ristrutturazione e recupero, ma anche risparmio energetico e acquisto di unità immobiliari.
Quando si eseguono determinate categorie di interventi edilizi agevolabili con il Bonus Ristrutturazione, successivamente diventa possibile usufruire anche del Bonus Mobili e Arredi.
Nel 2023, il bonus ristrutturazione, un incentivo per le spese relative ai lavori edilizi effettuati su edifici ad uso abitativo, rimane disponibile.
Un soggetto che possiede un contratto di detenzione in riferimento ad un immobile, può eseguire sullo stesso degli interventi edilizi ammissibili al Bonus Ristrutturazione.
Il comodatario, ovvero colui che riceve in comodato d’uso gratuito un immobile, può anche beneficiare delle detrazioni edilizie legate al Bonus Ristrutturazioni in riferimento a quell’immobile.