L’acquisto di un terreno in Italia comporta costi differenti a seconda della zona in cui si trova l’area agricola. Per esempio, si nota qui in particolare la divisione tra nord, centro e sud, vista la differenza di prezzi esistente.
Ogni regione ha un suo costo medio per la vendita degli spazi agricoli. Anche se, ovviamente, bisogna considerare ogni terreno per quello che vale, a seconda delle caratteristiche, della grandezza e delle potenzialità che offre.
Per determinare il prezzo per l’acquisto di un terreno, seppur la fascia media di costi cambia a seconda della zona d’Italia, in generale si seguono i VAM (Valori Agricoli Medi). Questi sono composti da una serie di tabelle che indicano il valore di un area agricola a seconda delle varie caratteristiche.
Sono le commissioni provinciali per le indennità di esproprio che calcolano i VAM ogni anno. Dopodiché, i dati vengono trasferiti all’Agenzia delle Entrate, che li pubblica sul suo sito. Possibile consultare i VAM delle Province cliccando su questo link. Oppure potete controllare le pubblicazioni dei BUR (Bollettini Ufficiali Regionali).
È riconosciuto però il fatto che ogni terreno ha le sue caratteristiche e le sue peculiarità. Per cui, in realtà, saranno il venditore e l’acquirente a mettersi d’accordo sul costo effettivo. Bisogna però fare attenzione al valore che si dichiara per ogni area agricola, perché l’Agenzia delle Entrate controlla gli atti notarili. E se dovesse riscontrare un costo che non rispecchia il vero valore del terreno, procederà con l’invio di un accertamento.
Come accennavamo in precedenza, in merito all’acquisto di un terreno in Italia, sono presenti fasce di prezzo differenti tra nord, centro e sud.
C’è da ricordare che si tratta solo di cifre ottenute secondo un calcolo medio dei costi. Generalmente quindi, i terreni edificabili vengono venduti a circa:
Si tratta comunque sempre di dati indicativi, che a seconda del terreno in questione possono variare anche di parecchio.