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Bonus Ristrutturazioni: si per nuova costruzione, ecco quando

È possibile usufruire del Bonus Ristrutturazioni quando si tratta di nuova costruzione? Normalmente la risposta sarebbe no ma, la normativa, prevede anche una precisa eccezione. Vediamo di cosa si tratta.

Bonus Ristrutturazioni: si per nuova costruzione, ecco quando Bonus Ristrutturazioni: si per nuova costruzione, ecco quando
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È possibile usufruire del Bonus Ristrutturazioni quando si tratta di nuova costruzione?

Normalmente la risposta sarebbe no. Il bonus ristrutturazioni è appunto riservato unicamente allo svolgimento di lavori riconosciuti come manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.

Ma in realtà la norma che regolamenta l’applicazione dell’incentivo, ovvero il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (DPR 917/1986), prevede anche una precisa eccezione. L’Agenzia delle Entrate ha ricordato e chiarito tale punto con la risposta all’interpello n. 389/2021.

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Bonus Ristrutturazioni: nuova costruzione post-sisma in area vincolata

Il caso trattato nell’interpello riguarda un immobile danneggiato dagli eventi sismici del 2016. L’edificio, a seguito del terremoto, è stato dichiarato inagibile, per cui il proprietario intende demolirlo e ricostruirlo usufruendo del contributo per la ricostruzione privata.

Egli domanda però all’Agenzia delle Entrate se sia possibile invece beneficiare del Bonus Ristrutturazioni per la parte eccedente a quella concessa dal contributo. Visto e considerato che quest’ultimo non copre interamente la somma necessaria per la ricostruzione.

C’è da specificare poi che l’edificio è stato classificato come nuova costruzione (con Permesso di Costruire già rilasciato dal Comune), perché si trova all’interno di un’area protetta e con vincoli paesaggistici. Dunque, non sarebbe stato possibile classificarla come ristrutturazione edilizia, come accade generalmente per gli interventi che comprendono la demolizione e la ricostruzione.

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Ricostruzione e ripristino: è sufficiente la dichiarazione di stato di emergenza

La risposta dell’Agenzia delle Entrate è stata piuttosto chiara e concisa. Il Bonus Ristrutturazioni infatti, oltre agli interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, comprende un capito a parte per gli interventi di ricostruzione post-sisma.

Nel regolamento definito dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi difatti, è presente la possibilità di usufruire del bonus in caso di demolizione e ricostruzione a seguito del danneggiamento imputabile ad eventi sismici.

Dunque, chiariscono le Entrate, in casi del genere non è importante quale titolo abilitativo si ottenga o in che modo l’intervento si classifica. La cosa che più conta è che gli interventi si realizzino su un edificio danneggiato da eventi calamitosi per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

In definitiva, che sia nuova costruzione o ristrutturazione edilizia, è possibile usufruire del Bonus Ristrutturazioni per la parte eccedente a quella già incentivata con il contributo per la costruzione.

Tra i lavori per i quali è previsto l’ottenimento del beneficio rientrano infatti:

quelli necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se questi lavori non rientrano nelle categorie indicate nei precedenti punti e a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza”.



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TAGS: agenzia entrate, bonus, Bonus Ristrutturazione, costruzione, dpr 917, manutenzione, PdC, permesso costruire, redditi, ristrutturazione, testo unico

Autore: Redazione Online

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