La Ragioneria Generale dello Stato è al lavoro per fare i conti e per trovare nuove coperture finanziarie a sostegno degli aiuti per famiglie e imprese.
Molto spesso non pensiamo nemmeno di averlo commesso, altre volte lo ereditiamo o non gli diamo il giusto peso. Stiamo parlando del cosiddetto abuso edilizio.
È possibile che venga rilasciato un Permesso di Costruire in sanatoria con oggetto un immobile per il quale è in atto un’ordinanza di demolizione?
Quando si parla di condono edilizio è possibile confondersi tra le diverse disposizioni e regole da rispettare, anche perché spesso quelle regionali sono differenti da quelle nazionali.
Il Permesso di Costruire è un’autorizzazione indispensabile per qualsiasi intervento che comporti l’occupazione di nuovo suolo. La sentenza che affrontiamo interessa proprio il tema dell’allargamento di una stradina privata.
Il condono edilizio non dev’essere approvato unicamente in sede preliminare, ma anche esecutiva. C’è la possibilità infatti che una richiesta di sanatoria possa essere giudicata positivamente, senza la sussistenza dei requisiti validi.
Con l’ultima sentenza della Cassazione si torna a parlare di opere precarie, e delle normative in merito presenti nel Testo Unico per l’Edilizia. Stavolta la sentenza riguarda una roulotte.
Il Permesso di Costruire in sanatoria è quel documento necessario appunto per poter regolarizzare l’immobile abusivo. Non sempre è obbligatorio richiedere un Permesso di Costruire in sanatoria.
Una recente sentenza del TAR Bari riporta alla luce il problema dell’abuso edilizio realizzato vicino alla zona costiera.
Una nuova sentenza emessa dalla Cassazione apre degli interessanti risvolti in merito all’abuso edilizio. E stabilisce come non sempre sia possibile procedere con la sanatoria pagando la parcella dovuta.